Randal Kolo Muani ha scelto la notte più simbolica per sbloccarsi. Il Tottenham è uscito sconfitto dal Parc des Princes in una gara folle, chiusa sul 5-3 per il PSG, ma la doppietta del francese ha almeno illuminato una serata che rischiava di scivolare via nell’anonimato.
Finora era rimasto a secco: zero gol, un solo assist e qualche acciacco a complicare l’inserimento. E invece contro la squadra che ne detiene ancora il cartellino, Kolo Muani ha ritrovato la sua versione migliore, proprio mentre a Torino Jonathan David e Openda, gli uomini chiamati a sostituirlo, si sbloccavano a loro volta.
Una doppietta dal sapore di riscatto
Il francese era uno degli osservati speciali della vigilia. Arrivato al Tottenham nelle ultime ore di mercato con un prestito imposto dalla situazione complicata al PSG, sapeva che quella sarebbe stata la partita della verità. E non ha deluso. Prima ha firmato il momentaneo 1-2 con una conclusione precisa, poi nel finale ha riaperto la sfida siglando il gol del 4-3. Una doppietta da ex mai ufficiale, carica di significati, sufficiente per far rimpiangere almeno per una sera la sua partenza a Parigi. Oltre alle due reti, Kolo Muani ha aggiunto anche un assist, il secondo della sua stagione, mostrando gamba, lucidità e fiducia: tre segnali che nel suo avvio inglese non si erano mai visti così nitidi.
I primi gol in maglia Spurs
Quelli messi a segno al Parc des Princes sono i primi gol dell’avventura londinese. Finora l’attaccante aveva collezionato 345 minuti in nove presenze, frenato da problemi fisici e da una continuità mai trovata. A Parigi, invece, ha mostrato lo scatto mentale che un tecnico aspetta quando decide di investire su un giocatore in difficoltà. È troppo presto per dire che la stagione sia girata, ma la sua prestazione è di quelle che cambiano la percezione all’interno di uno spogliatoio.
Rimpianto Juve? Un tema inevitabile
L’estate scorsa Kolo Muani era stato vicinissimo alla Juventus. Sembrava tutto apparecchiato per il ritorno, dopo i sei mesi positivi in bianconero, ma l’accordo economico con il PSG non è mai arrivato. La Juventus ha quindi virato su Openda, mentre il francese è rimasto ai margini a Parigi fino alla cessione last minute al Tottenham. La doppietta parigina inevitabilmente riapre il discorso dei rimpianti: il talento c’è, l’impatto anche. Mancava solo la scintilla.
Il futuro resta un puzzle aperto
Kolo Muani è arrivato agli Spurs senza obbligo né diritto di riscatto. Una forma che il PSG ha accettato obtorto collo pur di non trascinare avanti un caso tecnico fino a gennaio. Al termine della stagione servirà un nuovo summit: Parigi dovrà decidere se reintegrarlo, cederlo a titolo definitivo o valutare soluzioni alternative.
La notte del Parc des Princes non risolve i dubbi, ma ne apre altri: il Tottenham potrebbe ora riflettere seriamente sulla possibilità di trattenerlo, mentre il PSG dovrà decidere se lasciar andare definitivamente un giocatore che, appena trova continuità, ricorda perché lo aveva pagato così tanto. Una cosa è certa: Kolo Muani ha rimesso il suo nome sulla mappa. E lo ha fatto nella notte più imprevedibile possibile.
