Nella prima Juventus targata Luciano Spalletti, la novità più inattesa è arrivata da Teun Koopmeiners, schierato come difensore centrale di sinistra nella gara contro la Cremonese. Alla vigilia, tutto lasciava presagire una difesa a quattro con Gatti e Kalulu al centro e Kostic alto a sinistra, ma una volta in campo, la disposizione reale ha svelato il piano del nuovo allenatore: retroguardia a tre, impostazione dal basso e l’olandese nel ruolo più sorprendente della giornata.
Una mossa che ha spiazzato tifosi e addetti ai lavori ma che Spalletti aveva, in realtà, già anticipato in conferenza stampa, accennando alla possibilità di vedere Koopmeiners arretrato come centrale, “ruolo che in passato ha già ricoperto con ottimi risultati”.
L’intuizione di Spalletti: qualità e costruzione dal basso
L’obiettivo del tecnico toscano è chiaro: aumentare la qualità nell’impostazione e dare fluidità al primo possesso palla. In questa Juventus che vuole tornare a dominare il gioco, Koopmeiners viene visto come un regista aggiunto, capace di uscire palla al piede dalla zona più vicina a Di Gregorio e di collegare rapidamente la linea difensiva ai centrocampisti.
Per un allenatore come Spalletti, che ha sempre cercato difensori tecnici e “pensanti”, da Albiol a Juan Jesus, da Rrahmani a Bastoni ai tempi dell’Inter, l’olandese rappresenta un profilo perfetto per avviare la costruzione da dietro.
Koopmeiners centrale: i precedenti in Eredivisie
L’idea non nasce dal nulla. Tra il 2017 e il 2022, durante la sua esperienza all’AZ Alkmaar, Koopmeiners aveva spesso ricoperto il ruolo di centrale difensivo nel 4-2-3-1 di John van den Brom, prima di affermarsi come mezzala di inserimento e rigorista. Nella stagione 2018/2019, in particolare, il classe ’98 disputò diverse partite da centrale, firmando otto gol complessivi, sei dei quali su rigore. Spalletti, che lo conosce bene dai tempi del Napoli (“lo avremmo voluto, ma costava troppo”, ha ricordato), ha dunque deciso di ripescare quella versione del giocatore per adattarla al suo sistema bianconero.
L’esperimento contro la Cremonese: prova ordinata, ma ancora da rivedere
Nel match dello Zini, concluso con il vantaggio iniziale firmato da Kostic, Koopmeiners ha disputato una partita senza particolari sbavature ma anche senza guizzi. Ordinato, concentrato, ha rispettato i compiti difensivi, pur limitandosi a un ruolo essenzialmente di gestione. Da capire se Spalletti vorrà insistere su questa posizione o se si tratti solo di una soluzione temporanea per emergenza tattica.
Il potenziale, però, è evidente: un Koopmeiners arretrato potrebbe trasformarsi in un’arma preziosa per impostare dal basso con qualità, liberando contemporaneamente i centrocampisti più dinamici come Locatelli e Thuram.
Un esperimento destinato a evolversi
Per ora l’olandese ha risposto con una prestazione attenta e disciplinata. Ma l’esperimento di Spalletti sembra tutt’altro che estemporaneo: il tecnico toscano ama reinventare i suoi giocatori e non è escluso che, nelle prossime settimane, Koopmeiners difensore diventi una delle chiavi del nuovo progetto tattico bianconero.
Un ritorno al passato che potrebbe aprire una nuova dimensione nella carriera dell’ex AZ, in cerca di riscatto dopo un avvio di stagione al di sotto delle aspettative.



