È stato Armand Laurienté a spezzare l’equilibrio della vetta e a ricordare a tutti perché il suo nome, puntualmente, riemerge quando si parla di mercato. Nel pareggio tra Milan e Sassuolo, l’esterno francese ha inciso come pochi: prima il gol del 2-2 con un diagonale chirurgico, poi quel destro violento che ha fatto tremare San Siro, fermato solo dal palo e da Maignan. Una serata da protagonista assoluto, capace di cambiare il peso di una partita e di riaprire, inevitabilmente, il dossier legato al suo futuro.
Un big che non sorprende più
Chi segue il Sassuolo da vicino lo sa: Laurienté non è più una rivelazione. Dopo aver dominato la Serie B nella passata stagione, trascinando i neroverdi con numeri da leader offensivo, il francese sta dimostrando di poter incidere anche in un contesto più complesso. Contro il Milan ha confermato ciò che già si intuiva: personalità, strappo, freddezza sotto porta. A fine gara ha raccontato con semplicità il momento: “Il gol è arrivato alla prima azione, è stata una manovra di squadra. Potevo farne due, spero di rifarmi presto”. Parole che suonano come un messaggio diretto a chi lo osserva con attenzione.

Numeri in chiaroscuro, impatto evidente
La stagione attuale di Laurienté non è stata lineare. Le scelte di Fabio Grosso, spesso orientate verso profili più prudenti in fase difensiva come Fadera, lo hanno portato anche a partire dalla panchina. Eppure, quando entra, lascia sempre il segno. Il bilancio parla di 5 partecipazioni dirette al gol, con tre reti e due assist, numeri inferiori rispetto all’annata precedente ma sufficienti a certificare la sua centralità. Il confronto con il passato è inevitabile: 19 gol e 6 assist tra Serie B e Coppa Italia, un rendimento che aveva acceso l’interesse internazionale e aperto le porte della Premier League.
La Premier sfiorata e poi svanita
Il grande salto, in realtà, Laurienté lo aveva già assaggiato. La scorsa estate il Sunderland aveva trovato l’accordo con il Sassuolo, e il giocatore era volato in Inghilterra pronto a iniziare una nuova avventura. Visite mediche superate, foto in viaggio, entusiasmo palpabile. Poi, improvvisamente, lo stop. Un nodo economico mai del tutto chiarito ha fatto saltare l’operazione, riportando il francese in Emilia. Una delusione che non lo ha però allontanato dal campo: a 27 anni, con una nuova stagione da protagonista, Laurienté sembra pronto a riprendere il discorso da dove si era interrotto.
Chi osserva e chi aspetta
Il mercato non ha mai smesso di guardarlo. Premier League e Super Lig restano piste concrete, con club come Fenerbahçe e Galatasaray già informati sulla situazione. Anche in Serie A il suo profilo piace: in passato è stato accostato all’Inter come alternativa offensiva e continua a essere seguito dalla Roma, alla ricerca di un esterno capace di puntare l’uomo e garantire gol. Il Sassuolo è consapevole del contesto e non fa muro a prescindere.
Prezzo e strategia del Sassuolo
C’è un dettaglio che pesa: Laurienté non intende rinnovare il contratto in scadenza nel 2027. Una scelta che abbassa fisiologicamente il potere negoziale del club. La valutazione oscilla tra 20 e 30 milioni, cifra che il Sassuolo considera congrua. L’amministratore delegato Giovanni Carnevali ha lasciato la porta socchiusa: “Se arrivano chiamate, valuteremo. A gennaio vorremmo mantenere la squadra, ma le opportunità vanno considerate. Non è solo una questione di prezzo, conta anche il momento e il modo di sostituire un giocatore così”. Un messaggio chiaro, anche alla luce delle alternative già presenti in rosa. Laurienté ha rilanciato la sua candidatura sul campo, nel modo più diretto possibile. Ora tocca al mercato decidere se gennaio sarà solo un’altra tappa o l’inizio del salto definitivo.




