Lazio-Cagliari 2-0: notte d’autore all’Olimpico, decidono i colpi di Isaksen e Zaccagni

Redazione
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Match Report

Isaksen inventa, Zaccagni rifinisce: la squadra di Sarri ritrova convinzione e ritmo. Cagliari in ombra, con Dia ed Esposito mai in partita.

La fredda serata dell’Olimpico ha restituito alla Lazio una parte della sua identità. Dopo settimane di incertezze e critiche, la squadra di Maurizio Sarri ritrova fluidità, pressing e, soprattutto, gol. Il 2-0 contro il Cagliari vale tre punti pesanti e un messaggio chiaro: i biancocelesti non hanno intenzione di restare ai margini della corsa europea.

3 Novembre 2025-20:45
Serie A | Giornata 10
Primo tempo: 0-0
Lazio
2
Cagliari
0
Tempi regolamentari

La sfida contro i sardi è stata più complicata di quanto dica il risultato. Il primo tempo, bloccato e impreciso, ha mostrato una Lazio capace di creare ma non di concretizzare. Il Cagliari di Pisacane, corto e ordinato, ha provato a colpire in transizione con Folorunsho e Esposito, ma è stato Provedel a tenere in piedi i suoi con una risposta da grande portiere.

Nel giro di pochi minuti, però, la Lazio ha dato il primo segnale del suo risveglio: Basic si divora un gol fatto, Zaccagni si muove con vivacità, Marusic sfiora il vantaggio con un destro potente su cui Caprile si oppone da campione. La porta rossoblù resta inviolata, ma la sensazione è chiara: la squadra di Sarri sta tornando a carburare.

Isaksen e Zaccagni, i volti della rinascita

La partita cambia volto a metà ripresa. Guendouzi, sempre più regista aggiunto di questa Lazio, pesca Isaksen sulla destra: il danese rientra, salta secco due uomini e lascia partire un sinistro a giro che si insacca all’angolino. È il tipo di giocata che sposta il destino di una gara e, forse, di un periodo.

L’Olimpico esplode, Isaksen ritrova fiducia, Sarri si concede un sorriso. Ma non è finita. Nel recupero, con il Cagliari riversato in avanti, arriva il sigillo del 2-0: Prati perde un pallone sanguinoso al limite dell’area, Zaccagni lo addomestica e disegna una parabola perfetta sotto l’incrocio. Il pubblico si alza in piedi, applaude e ringrazia due uomini che hanno riportato la luce dopo settimane di buio.

Il Cagliari si smarrisce: Dia ed Esposito mai incisivi

Dall’altra parte, il Cagliari ha mostrato tutta la fragilità di una squadra che non riesce a incidere. Dia non è mai entrato davvero nel match, impalpabile e fischiato dai tifosi biancocelesti alla sua uscita. Esposito, dopo il gol contro il Sassuolo, è apparso spento, ingabbiato da Romagnoli e Gila e incapace di dare profondità.

L’unico a salvarsi è Caprile, autore di almeno due interventi da applausi, ma troppo solo per evitare una sconfitta che pesa. Pisacane ha provato a cambiare con i cambi – dentro Pavoletti e Luvumbo – ma senza scalfire l’ordine della Lazio, finalmente padrona del campo e del gioco.

In una stagione che finora aveva offerto più dubbi che certezze, la Lazio ritrova respiro e convinzione. Sarri, dopo settimane di pressioni, può guardare avanti con rinnovato ottimismo: due vittorie consecutive in casa, una classifica che si riapre e soprattutto una squadra che, per la prima volta da tempo, torna a somigliare a se stessa.