Guendouzi, gol pesante e presenza simbolica: la Lazio si aggrappa al suo leader silenzioso

Redazione
3 Min Read
Analisi tattica

Il francese decide la sfida con il Lecce, firma il suo secondo gol stagionale e tocca quota 104 presenze in biancoceleste.

All’Olimpico, nella serata in cui la Lazio aveva bisogno di un segnale chiaro, l’ha trovato da un protagonista tutt’altro che scontato: Mattéo Guendouzi. Il centrocampista francese ha sbloccato il match con il Lecce tuffandosi su un cross di Basic, anticipando Isaksen e trafiggendo Falcone con un colpo di testa non impeccabile nella forma, ma devastante nell’efficacia. Un lampo che ha cambiato l’inerzia della partita e che conferma quanto il numero 8 sia diventato un ingranaggio irrinunciabile per Maurizio Sarri.

Nome completo
Mattéo Elias Kenzo Guendouzi Olié
Posizione
Centrocampista
Squadra attuale
Nazione
Luogo di nascita
Poissy
Data di nascita
Aprile 14, 1999 | 00:00
Età
26
Peso (Kg)
68
Altezza (cm)
185
Stagione: 2025-2026
Partite terminate
10
-
Per Game
Partite iniziate
10
1.0
Per Game
Minuti
890
89.0
Per Game
Goal
2
0.2
Per Game
Assist
1
0.1
Per Game

Una presenza che conta: 104 volte Guendouzi

Quel gol è anche un simbolo. Con la gara contro il Lecce, Guendouzi ha raggiunto quota 104 presenze in maglia biancoceleste: nessun altro club gli aveva mai dato così tanta continuità, nessun’altra squadra aveva scommesso così fortemente sulla sua crescita. È diventato una figura chiave, un equilibratore capace di tenere insieme il gioco e di guidare il ritmo della manovra. Eppure, proprio sotto porta, Guendouzi è sempre stato un giocatore “da compito intelligente”, più che da rifinitura o finalizzazione. Il gol al Lecce è soltanto il secondo della sua stagione, un piccolo passo avanti in una statistica che lui per primo vuole migliorare.

Il futuro tra mercato e maturità

Le voci di mercato continuano a ronzargli intorno. Il Sunderland avrebbe manifestato interesse per un trasferimento già a gennaio, ma Guendouzi non si è lasciato distrarre. Ha scelto la strada della concentrazione assoluta, della professionalità, del lavoro. In campo lo si vede: è sempre più un trascinatore, un centrocampista totale che lega la squadra e, quando serve, si prende la responsabilità di incidere.

Un leader che può spostare gli equilibri

La Lazio ha bisogno di lui. Ha bisogno della sua corsa, del suo temperamento, ma anche di una crescente incisività offensiva. Se Guendouzi dovesse trasformare in abitudine ciò che oggi appare come un’eccezione, il gol diventerebbe uno dei cardini più difficili da limitare dell’intera Serie A. Per ora, però, Sarri si gode un centrocampista che cresce a vista d’occhio e che ha appena ricordato, con un colpo di testa sporco ma fondamentale, perché la Lazio punta così tanto su di lui.