La Lazio ritrova sorriso, gioco e classifica. All’Olimpico i biancocelesti superano 2-0 il Lecce, conquistano la terza vittoria consecutiva in casa e agganciano momentaneamente il Como al settimo posto. Una gara controllata dall’inizio alla fine, con qualche brivido nel finale e una serie di episodi che hanno scandito il ritmo di una serata intensa.
La partita: Guendouzi sblocca, Noslin mette il sigillo
La Lazio approccia con decisione e già al 6’ il match sembra prendere una piega favorevole: Sottil trova il gol, ma un fallo precedente su Isaksen porta all’annullamento della rete. Il Lecce prova a reagire, ma le vere occasioni nascono tutte dai piedi laziali. Falcone tiene in piedi i giallorossi con una doppia parata su Dia e Basic, ma alla mezz’ora arriva la svolta.
Al 29’, dopo una bella iniziativa sulla sinistra di Basic, il croato crossa basso prima della linea di fondo: il pallone attraversa l’area e Guendouzi arriva in spaccata sul secondo palo, battendo il portiere con un tocco deciso. È l’1-0 che premia la maggiore qualità dei padroni di casa.
Nella ripresa la chiude Noslin
Nel secondo tempo si riparte con piglio aggressivo: la Lazio crede nel raddoppio, lo trova con Dia, ma il VAR ravvisa un fallo del senegalese su Tiago Gabriel nell’azione che porta al 2-0. Gol annullato, si resta sull’1-0. La squadra di Sarri però non si disunisce: Falcone salva ancora su Isaksen e Romagnoli, poi al 72’ la sorte si mette di traverso quando Guendouzi e Zaccagni colpiscono due pali consecutivi, nello stesso identico punto. Una doppia beffa che in altre serate avrebbe pesato. Stavolta no. Nel recupero, direttamente da un rinvio di Provedel, Noslin anticipa Tiago Gabriel, si presenta davanti a Falcone e, dopo una prima respinta del portiere, appoggia in rete il tap-in del definitivo 2-0.
Una Lazio solida, un Lecce vivo ma fragile
La Lazio ha mostrato continuità di idee: pressione, transizioni rapide, inserimenti dei centrocampisti e una gestione più matura dei momenti della gara. Il Lecce ha provato a restare agganciato alla partita con qualche accelerazione di Banda e un paio di cross insidiosi di Sottil, ma è stato soprattutto Falcone a evitare un passivo più pesante.



