Pisa-Fiorentina 0-0: derby toscano intenso ma senza reti, i nerazzurri recriminano

4 Min Read

Traversa di Nzola, palo di Cuadrado, due gol annullati e un rigore reclamato: all’Arena Garibaldi il derby dopo 34 anni finisce in parità. Viola ancora in crisi, Pisa applauditissimo.

Dopo 34 anni, il derby toscano tra Pisa e Fiorentina è tornato in Serie A. Una sfida che l’Arena Garibaldi ha vissuto con il calore delle grandi occasioni, trasformandosi in un catino pronto a spingere i nerazzurri di Gilardino. E se lo spettacolo non è mancato, il tabellino racconta di uno 0-0 amaro soprattutto per i padroni di casa, che hanno colpito una traversa, un palo, segnato un gol annullato e chiesto un rigore non concesso.

La Fiorentina di Stefano Pioli, invece, porta via il terzo pareggio in trasferta consecutivo, ma mostra ancora una volta tutti i suoi limiti. Mancanza di idee, difficoltà nel costruire gioco e la sensazione di una squadra che non sa più trovare il colpo risolutivo. Per i viola, il momento si fa pesante.

Arena Garibaldi – Stadio Romeo Anconetani, Pisa
Serie A
28 Settembre 202515:00
Pisa
0 0
Fiorentina

Pisa sfortunato, Fiorentina spenta

Il primo tempo è il manifesto delle ambizioni del Pisa. Nzola, accolto come ex con fischi e rabbia, colpisce una traversa di testa al 13’, mentre poco dopo l’arbitro Manganiello annulla una rete a Meister per un tocco di mano. L’undici di Gilardino corre, pressa alto, e con Akinsanmiro mette in difficoltà chiunque provi a costruire dal basso. La Fiorentina non riesce a reagire: Nicolussi Caviglia lento, Gudmundsson irriconoscibile, Kean costretto a battagliare da solo. Solo una combinazione da calcio d’angolo, conclusa malamente da Mandragora, interrompe il monologo nerazzurro.

Il secondo tempo inizia con l’infortunio di Aebischer, costretto a lasciare il campo per Hojholt. E la partita si fa nervosa, con episodi a catena. Kean segna due volte, ma entrambe le volte in fuorigioco. Poi il Pisa esulta al 63’ per il gran gol di Meister, subito cancellato dal VAR. Il pubblico esplode di rabbia, convinto che il derby abbia un destino scritto.

Palo di Cuadrado, Arena in delirio

L’emozione più grande arriva al 79’: Cuadrado, entrato per cambiare il ritmo, scarica un sinistro che si stampa sul palo. Sulla ribattuta Tramoni calcia, il pallone sembra sbattere sul braccio di Pongracic, ma il check non porta a nulla. L’Arena diventa una bolgia, tra applausi e contestazioni. Nel finale, Kean ha l’ultima occasione in ripartenza, ma il tiro finisce fuori. È il segnale definitivo di una gara che non vuole sbloccarsi.

Pisa da applausi, Fiorentina in crisi

Lo 0-0 vale un punto che il Pisa accoglie con orgoglio, anche se con rimpianti: è il secondo risultato utile, e soprattutto una prova di carattere davanti al proprio pubblico. La squadra di Gilardino ha lottato con il cuore, ha colpito legni e spinto fino all’ultimo, uscendo tra gli applausi di un’Arena che ha ritrovato il suo derby.

La Fiorentina, invece, incassa un altro segnale d’allarme. Terzo pareggio esterno consecutivo, assenza di idee e un attacco che non punge. Il rientro al 3-5-2 non ha dato risposte, e adesso all’orizzonte c’è la Conference League contro il Sigma Olomuc, prima della sfida con la Roma al Franchi. Servirà una scossa immediata, perché la Viola è a un bivio: o ritrova identità e vittorie, oppure la crisi rischia di diventare irreversibile.