Le probabili formazioni della 12ª giornata di Serie A: l’attesa, i dubbi, le scelte

Redazione
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Tutte le ultime indicazioni dai campi verso un turno che può già indirizzare il campionato

La dodicesima pagina del campionato si apre mentre le squadre rialzano la testa dopo la sosta, tra rientri attesi, assenze pesanti e interrogativi tattici che plasmano il weekend. La Serie A torna con il suo carico di tensione: chi rincorre non può più sbagliare, chi è davanti non può permettersi pause. Sabato pomeriggio metterà subito alla prova Cagliari, Genoa, Udinese e Como, mentre la serata accende l’attenzione su Firenze e Napoli. La domenica vivrà nel segno del derby di Milano, con una lunga vigilia in cui ogni dettaglio pesa. Si chiude lunedì, quando Sassuolo e Pisa proveranno a strappare punti pesanti.

Ogni partita porta con sé una sfumatura diversa. In Sardegna si sente profumo di punti vitali. A Udine il Bologna deve reinventarsi. A Firenze Spalletti studia una Juventus decimata eppure ambiziosa. A Napoli si inaugura un nuovo capitolo dopo la rivoluzione in panchina dell’Atalanta. La Roma cerca invece di non smarrire la via del gol in un momento di piena emergenza offensiva.

Cagliari–Genoa: una sfida che vale equilibrio

Pisacane ritrova un gruppo quasi al completo, ma paga ancora l’assenza di Deiola, oltre ai recuperi non ancora pieni di Belotti e Rog. Il tema della vigilia riguarda il lato sinistro, dove Obert conserva un leggero margine su Palestra. Nel cuore della trequarti Gaetano avanza la propria candidatura accanto a Felici, con Esposito riferimento più avanzato. Ma Borrelli spinge e spera in una sorpresa dell’ultimo minuto.

De Rossi, dall’altra parte, riabbraccia Malinovskyi, pedina destinata a riprendersi il centro del campo. Vitinha e Colombo formano la coppia più probabile in attacco. Le condizioni di Ekhator restano incerte e per ora il tecnico sembra propenso a confermare Thorsby.

CAGLIARI (4-3-2-1): Caprile; Zappa, Mina, Luperto, Obert; Adopo, Prati, Folorunsho; Gaetano, Felici; Esposito.
GENOA (3-5-2): Leali; Marcandalli, Ostigard, Vasquez; Norton-Cuffy, Malinovskyi, Frendrup, Thorsby, Martin; Vitinha, Colombo.

Udinese–Bologna: lavori in corso in mezzo al campo

Runjaic può contare quasi sull’intero organico, fatta eccezione per Kristensen. Molti i duelli interni, dalla scelta di Bertola rispetto a Goglichidze fino al ballottaggio serrato tra Zanoli ed Ehizibue a destra. In avanti la coppia Zaniolo–Davis sembra ormai salda.

Il Bologna fa la conta degli assenti ma ritrova fiducia con il possibile rientro di Ravaglia, mentre Italiano deve fare i conti con le assenze pesanti di Cambiaghi, Freuler, Holm e Rowe. Miranda è in vantaggio a sinistra, Heggem davanti a Vitik. La mediana vede Pobega leggermente avanti su Moro.

UDINESE (3-5-2): Okoye; Bertola, Kabasele, Solet; Zanoli, Ekkelenkamp, Karlstrom, Atta, Kamara; Davis, Zaniolo.
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Zortea, Heggem, Lucumì, Miranda; Pobega, Ferguson; Orsolini, Odgaard, Dominguez; Castro.

Fiorentina–Juventus: prove di carattere

A Firenze il discorso ruota intorno ai recuperi. Vanoli ritrova Kean, atteso dal primo minuto accanto a Gudmundsson. In mezzo al campo Sohm appare più avanti rispetto a Fagioli. Le assenze di Gosens e Lamptey costringono a ridisegnare gli esterni.

Per Spalletti, invece, è una settimana di valutazioni continue. Gatti torna al centro della difesa. In attacco pesa il dubbio su Vlahovic, frenato dal fastidio agli adduttori: gli esami hanno rassicurato, ma la gestione impone prudenza. Per questo Openda è pronto a prendersi la scena, con David a inseguire. Tra le linee Yildiz e Conceicao restano conferme importanti.

FIORENTINA (3-5-2): De Gea; Pongracic, Marì, Ranieri; Dodo, Mandragora, Nicolussi Caviglia, Sohm, Fortini; Kean, Gudmundsson.
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Gatti, Koopmeiners; Cambiaso, Thuram, Locatelli, McKennie; Conceicao, Yildiz; Openda.

Napoli–Atalanta: l’aria nuova di una sfida che pesa

Il Napoli attende risposte dopo i rientri di Spinazzola e Gilmour, che dovrebbero trovare minuti a gara in corso. Conte si affida a Hojlund come terminale e conferma un reparto offensivo ricco di tecnica: Politano, Elmas, McTominay e Neres. A sinistra Gutierrez sembra aver superato Olivera nelle gerarchie.

La nuova Atalanta di Palladino porta con sé inevitabili scosse. La difesa potrebbe vedere Ahanor favorito su Djimsiti, mentre in fascia Zappacosta torna a candidarsi per una maglia più di Zalewski. Krstovic guida la corsa per l’attacco, con Scamacca che continua a inseguire.

NAPOLI (4-1-4-1): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Gutierrez; Lobotka; Politano, Elmas, McTominay, Neres; Hojlund.
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Ahanor; Bellanova, Ederson, Pasalic, Zappacosta; Samardzic, Lookman; Krstovic.

Verona–Parma: punti che pesano più della classifica

Il Verona di Zanetti lotta ancora con assenze importanti. Akpa Akpro cerca di convincere per partire titolare, mentre Frese e Bradaric restano alternative valutate fino all’ultimo. Davanti Orban e Giovane compongono un tandem dinamico, con pochi margini di cambiamento.

Nel Parma l’attenzione cade sull’infortunio di Suzuki, che apre la porta a Corvi, sebbene Rinaldi rimanga un’opzione credibile. Cuesta ritrova Ordonez e Ondrejka, preziosi per equilibrare un reparto in emergenza.

VERONA (3-5-2): Montipò; Bella-Kotchap, Nelsson, Valentini; Belghali, Akpa-Akpro, Gagliardini, Bernede, Frese; Giovane, Orban.
PARMA (3-5-2): Corvi; Delprato, Ndiaye, Valenti; Britschgi, Bernabé, Keita, Sorensen, Valeri; Cutrone, Pellegrino.

Cremonese–Roma: emergenza giallorossa

La Cremonese viaggia sulle ali di un gruppo ritrovato, anche se mancano ancora Collocolo, Faye, Grassi e Zerbin. Nicola si affida alla qualità di Vardy e alla fisicità di Bonazzoli, che parte leggermente avanti a Vazquez.

In casa Roma il tema centrale è uno solo: l’attacco. Gasperini perde Dovbyk e non recupera Dybala. La soluzione più credibile è quella di un falso nove, con Baldanzi e Soulé in ballottaggio serrato. Pellegrini rimane la bussola della trequarti.

CREMONESE (3-5-2): Audero; Terracciano, Baschirotto, Bianchetti; Floriani, Bondo, Payero, Vandeputte, Barbieri; Bonazzoli, Vardy.
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Hermoso, Mancini, Ndicka; Wesley, Koné, Cristante, Celik; Soulé, Pellegrini; Baldanzi.

Lazio–Lecce: equilibri sottili

Sarri non recupera nessuno dai lungodegenti e si avvia a confermare in larga parte l’impianto visto prima della pausa. Dia conserva un margine su Pedro, così come Lazzari su Pellegrini. Basic, Isaksen e Zaccagni proveranno a sostenere un attacco chiamato a ritrovare continuità.

Il Lecce si presenta all’Olimpico con qualche ombra: Pierret e Perez restano in dubbio, mentre Camarda dovrebbe partire ancora dalla panchina. Stulic resiste sulla maglia da centravanti, con Morente e Banda più avanti rispetto alle alternative Sottil e Pierotti.

LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Cataldi, Basic; Isaksen, Dia, Zaccagni.
LECCE (4-3-3): Falcone; Veiga, Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo; Coulibaly, Ramadani, Berisha; Banda, Stulic, Morente.

Inter–Milan: il derby che orienta una stagione

La notte di Milano porta con sé atmosfere che non hanno bisogno di presentazioni. Chivu ritrova Thuram dall’inizio e accoglie Darmian, ma resta da valutare Dumfries, ancora indietro e tallonato da Carlos Augusto. In mezzo Sucic insidia Zielinski e al momento appare in vantaggio.

Il Milan risponde con i recuperi di Tomori e Pulisic, mentre Allegri valuta se inserire Ricci dall’inizio o affidarsi alla fisicità di Loftus-Cheek. Estupinan è avanti su Bartesaghi, mentre Leao e Pulisic compongono una coppia offensiva di grande dinamismo.

INTER (3-5-2): Sommer; Akanji, Acerbi, Bastoni; Carlos Augusto, Barella, Calhanoglu, Sucic, Dimarco; Thuram, Lautaro.
MILAN (3-5-2): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Fofana, Modric, Ricci, Estupinan; Pulisic, Leao.

Torino–Como: soluzioni obbligate

Baroni continua a convivere con assenze pesanti: niente Simeone, niente Ilic, e difesa ancora da tamponare. Ngonge si prepara a partire davanti, con Adams e Vlasic a supporto. Paleari resta titolare nonostante il recupero di Israel.

Il Como gestisce a sua volta una rosa ridotta: Diao, Dossena, Goldaniga e Sergi Roberto non ci saranno. Fabregas sceglierà tra Morata e Douvikas, con lo spagnolo leggermente avanti. Sulle corsie restano vivi i duelli Addai–Jesus Rodriguez e Valle–Moreno.

TORINO (3-4-2-1): Paleari; Ismajli, Coco, Maripan; Pedersen, Casadei, Asllani, Lazaro; Vlasic, Ngonge; Adams.
COMO (4-2-3-1): Butez; Smolcic, Diego Carlos, Ramon, Valle; Perrone, Da Cunha; Addai, Nico Paz, Kuhn; Morata.

Sassuolo–Pisa: chiudere il cerchio del turno

La dodicesima giornata cala il sipario al Mapei. Grosso spera di riavere brillantezza e decide di ripartire da Berardi accanto a Laurienté e Pinamonti. Ma è proprio Laurienté a rischiare il posto a favore di Fadera. Nel cuore del campo Thorstvedt mantiene un lieve vantaggio su Vranckx.

Nel Pisa, invece, continua l’emergenza sugli esterni: mancano Cuadrado, Esteves e Akinsamiro. Moreo e Vural restano in corsa per l’ultimo posto sulla trequarti, mentre in difesa Caracciolo guida un reparto chiamato alla partita perfetta.

SASSUOLO (4-3-3): Muric; Walukiewicz, Idzes, Muharemovic, Doig; Thorstvedt, Matic, Koné; Berardi, Pinamonti, Laurienté.
PISA (3-4-2-1): Semper; Caracciolo, Albiol, Canestrelli; Touré, Marin, Aebischer, Leris; Tramoni, Moreo; Nzola.