Il Paris Saint-Germain chiude nel modo più spettacolare possibile un 2025 destinato a restare negli annali. Superando il Flamengo nella finale della Coppa Intercontinentale FIFA, il club parigino ha aggiunto per la prima volta questo trofeo alla propria bacheca, completando un’annata semplicemente straordinaria. All’Ahmad bin Ali Stadium di Al Rayyan, la sfida si è trascinata ben oltre i tempi regolamentari, trasformandosi in una vera e propria maratona decisa soltanto ai calci di rigore. Ed è lì che è emerso l’uomo meno atteso, ma decisivo: Matvej Safonov.
Una finale al limite
Dopo il vantaggio iniziale del PSG firmato dall’ex Napoli Kvaratskhelia, il Flamengo ha trovato il pareggio al 62’ con Jorginho, anch’egli passato per la Serie A. L’1-1 ha resistito fino al termine dei tempi regolamentari e anche nei due supplementari, giocati ad alta intensità ma senza ulteriori reti. Il verdetto è così arrivato dal dischetto, dove la finale ha cambiato volto.

Safonov, l’eroe inatteso
Nella lotteria dei rigori, Safonov si è preso la scena in modo clamoroso. Dopo aver incassato il primo tiro di De la Cruz, il portiere russo ha chiuso letteralmente la porta, neutralizzando in sequenza i tentativi di Saul, Pedro, Leo Pereira e Luiz Araujo. Quattro parate decisive, che hanno compensato anche qualche errore dal dischetto dei compagni: a segno Vitinha e Nuno Mendes, mentre Dembélé e Barcola hanno fallito le rispettive conclusioni. Abbastanza, però, per consegnare il trofeo al PSG.
Da comprimario a uomo copertina
Per Safonov è una serata che cambia il peso di un’intera stagione. Arrivato dal Krasnodar nell’estate 2024 per circa 20 milioni di euro, il portiere russo era partito come possibile erede di Donnarumma, ma si è ritrovato progressivamente ai margini, alle spalle di Lucas Chevalier. Prima della finale aveva collezionato appena quattro presenze stagionali, sfruttando l’infortunio del titolare: l’esordio contro il Rennes il 6 dicembre, una gara di Champions con l’Athletic Bilbao e una di Ligue 1 contro il Metz. Contro il Flamengo è arrivata la notte perfetta, quella che può cambiare anche il suo futuro, dato che nelle scorse settimane si parlava persino di un possibile addio a gennaio.

Sei trofei e una stagione leggendaria
Con la Coppa Intercontinentale, il PSG chiude la migliore annata della sua storia. Nel solo 2025 sono arrivati Supercoppa di Francia, Ligue 1, Coppa di Francia, Champions League, Supercoppa Europea e Coppa Intercontinentale. Un filotto che consente alla squadra di Luis Enrique di eguagliare il Barcellona 2009 di Guardiola e il Bayern Monaco 2020 di Flick, le uniche altre due squadre capaci di vincere sei trofei in un solo anno solare. E questa volta, a firmare l’ultimo atto, è stato un portiere che sembrava destinato a restare nell’ombra.


