Il Real Madrid torna a vincere, rialza la testa dopo giorni complicati e mette fine a una mini-striscia negativa. Ma parlare di guarigione sarebbe prematuro. Il 2-1 sul campo dell’Alavés, nella 16ª giornata de LaLiga, permette ai Blancos di ritrovare ossigeno dopo le sconfitte contro Celta Vigo e Manchester United, senza però cancellare le ombre che continuano ad accompagnare il lavoro di Xabi Alonso. Il successo consente al Real di accorciare le distanze dal vertice e di riportarsi a quattro punti dal Barcellona, ma la sensazione è che la squadra viva ancora di fiammate più che di certezze. Una vittoria importante per il morale, non sufficiente per mettere a tacere un dibattito che resta aperto.
Scelte iniziali e lampi di talento
La gara si apre con una sorpresa di formazione. Xabi Alonso conferma il giovane Víctor Valdepeñas sulla corsia sinistra, lanciandolo titolare per la seconda volta consecutiva, mentre Rodrygo parte ancora dall’inizio dopo il gol segnato contro il City. Una scelta che racconta la volontà del tecnico di cercare nuove soluzioni, anche a costo di prendersi qualche rischio. Il Real prova a prendere il controllo del match, ma per sbloccare la partita serve, ancora una volta, una giocata individuale. Al 24’ è Jude Bellingham a trovare lo spazio giusto per innescare Kylian Mbappé: il francese parte largo da sinistra, rientra sul destro e scarica un tiro potente sul secondo palo. È il 26° gol stagionale dell’ex Paris Saint-Germain, sempre più punto di riferimento offensivo di una squadra che spesso si affida al suo talento per uscire dalle difficoltà.
La reazione dell’Alavés e le fragilità del Real
Il vantaggio cambia l’inerzia della partita. L’Alavés alza il baricentro, prende coraggio e costringe il Real ad abbassarsi, mostrando quelle pause che da settimane alimentano le critiche. La svolta arriva nella ripresa, grazie alle mosse di Eduardo Coudet. Al 68’, Carlos Vicente, entrato da pochi istanti, controlla un lancio lungo di Blanco e firma l’1-1, approfittando delle incertezze difensive dei Blancos. È il momento più delicato della gara per il Real Madrid, che sembra sul punto di smarrirsi ancora una volta. Ma la squadra trova la forza di reagire affidandosi ai suoi uomini migliori.
Vinícius e Rodrygo salvano la serata
A trascinare i Blancos è Vinícius Júnior, protagonista nonostante una lunga astinenza dal gol che arriva a tredici partite consecutive. Al 76’ il brasiliano accelera sulla sinistra, salta l’uomo e serve un assist preciso per Rodrygo, che firma la rete dell’1-2 e chiude il match. Un gol che vale tre punti pesanti e che restituisce al Real una classifica più rassicurante, almeno sul piano numerico. Ma il successo non cancella le sensazioni contrastanti lasciate dalla prestazione.
Xabi Alonso respira, ma il processo continua
La vittoria permette a Xabi Alonso di tirare un sospiro di sollievo dopo settimane difficili, ma non basta a blindare la sua posizione. In Spagna il dibattito resta acceso. As sottolinea come il tecnico sia ancora sotto osservazione e come la prova contro l’Alavés non abbia fugato i dubbi: il Real gioca bene a tratti, poi si spegne, affidandosi troppo spesso alle iniziative dei singoli. Il segnale è chiaro. I problemi delle Merengues non sono alle spalle, ma restano una realtà con cui fare i conti. Il successo calma l’aria, ma non spegne le critiche. E il Real Madrid, oggi più che mai, resta una squadra in equilibrio tra ambizione e fragilità.



