La Roma si prepara a chiudere il programma della 15ª giornata di Serie A ospitando il Como all’Olimpico. Una partita attesa, non solo per l’importanza dei punti in palio, ma anche perché l’elenco dei convocati di Gian Piero Gasperini ha finalmente chiarito le ultime situazioni rimaste in sospeso alla vigilia. Il tecnico giallorosso ha sciolto i nodi legati a tre giocatori, mettendo ordine in un quadro che nelle ultime ore aveva alimentato dubbi e interpretazioni. Le scelte ufficiali raccontano una Roma chiamata a dare continuità e solidità davanti al proprio pubblico.
Le parole di Gasperini e il momento della Roma
Alla vigilia del match, Gasperini ha ribadito il suo legame con l’ambiente romanista, lasciando intravedere un rapporto destinato a durare. “Qui sto bene, abbiamo fatto dei grandi passi avanti”, ha spiegato l’allenatore, allontanando però qualsiasi discorso legato a una chiusura imminente della carriera in giallorosso. Un messaggio chiaro: il presente viene prima di tutto. La Roma arriva a questa sfida con la necessità di confermare i progressi visti nelle ultime uscite e di sfruttare il fattore campo per chiudere il turno con un risultato positivo.
Gli assenti: chi resta fuori
Dall’elenco dei convocati emergono due assenze certe. Artem Dovbyk è ancora fermo ai box e non sarà a disposizione, proseguendo il suo percorso di recupero senza forzature. Fuori anche Neil El Aynaoui, che non ha ottenuto l’autorizzazione dalla federazione marocchina per posticipare di un giorno la partenza in vista della Coppa d’Africa. Due defezioni che riducono le opzioni, ma che rientrano in una gestione programmata, soprattutto in una fase della stagione in cui gli impegni iniziano ad accumularsi.
Una Roma chiamata a rispondere
Al netto delle assenze, Gasperini può contare su un gruppo definito e su scelte ormai consolidate. Contro il Como, la Roma è chiamata a chiudere il turno con autorità, dando seguito al lavoro svolto e confermando la crescita sottolineata dallo stesso allenatore. All’Olimpico, più che i nomi, conterà l’atteggiamento. E la Roma, questa volta, non può permettersi passi falsi.



