La quindicesima giornata di Serie A si chiude con un monday night dal sapore particolare. Lunedì 15 dicembre 2025, allo stadio Olimpico, la Roma di Gian Piero Gasperini ospita il Como di Cesc Fabregas in una sfida che intreccia ambizioni europee, slanci emotivi e la curiosità per una delle sorprese più luminose del campionato. I giallorossi arrivano all’appuntamento forti della scossa emotiva regalata dall’Europa League, con il netto 3-0 rifilato al Celtic in Scozia, successo che ha permesso di archiviare le due sconfitte consecutive in campionato contro Napoli e Cagliari. Il Como, invece, è chiamato a reagire dopo il pesante 4-0 incassato a San Siro contro l’Inter, risultato che ha interrotto una lunga striscia di imbattibilità iniziata a fine agosto.
Roma-Como: quando e dove si gioca
Il match è in programma lunedì 15 dicembre 2025 alle ore 20:45, nella cornice dello Stadio Olimpico di Roma, palcoscenico tradizionalmente favorevole ai giallorossi nei confronti diretti con i lariani.
Dove vedere Roma-Como in diretta tv e streaming
La partita sarà trasmessa in diretta televisiva su Sky Sport, con copertura sui canali Sky Sport Uno (201), Sky Sport Calcio (202), Sky Sport 4K (213) e Sky Sport (251). L’incontro sarà visibile anche tramite DAZN, sia su smart tv compatibili sia attraverso dispositivi come PlayStation, Xbox, Amazon Fire Stick, Google Chromecast e TIMVISION Box. Per quanto riguarda lo streaming, Roma-Como sarà disponibile sull’app e sul sito di DAZN, su NOW, tramite Sky Go e, per chi segue la Serie A dall’estero, anche con l’ausilio di servizi VPN compatibili con le piattaforme di riferimento.
Le scelte di Gasperini e Fabregas
La Roma si presenta con qualche assenza pesante. Zeki Celik è squalificato, mentre Artem Dovbyk resta fermo ai box. Gasperini dovrebbe confermare l’assetto che ha dato segnali incoraggianti in Europa, puntando su una squadra compatta e verticale, capace di alternare pressione alta e gestione dei ritmi.
Nel 3-4-2-1 giallorosso, Svilar è confermato tra i pali, con Mancini, Hermoso e Ghilardi a comporre il terzetto difensivo. In mezzo al campo spazio a Cristante e Koné, mentre sulle corsie agiranno Rensch e Wesley. Alle spalle dell’unica punta Ferguson, il compito di accendere la manovra sarà affidato a Pellegrini e Soulé.
Situazione complessa anche per il Como, che deve fare i conti con diverse defezioni. Dossena, Goldaniga e Morata sono indisponibili, mentre resta da valutare fino all’ultimo il recupero di Sergi Roberto. Perrone, invece, è assente per squalifica. Fabregas dovrebbe affidarsi al 4-2-3-1, con Butez in porta, Posch, Ramon, Valle e Carlos in difesa, Caqueret a guidare la mediana e un reparto offensivo tecnico e mobile alle spalle di Douvikas, con Nico Paz chiamato a inventare tra le linee.
Stato di forma e numeri a confronto
Il successo europeo contro il Celtic ha restituito fiducia alla Roma, che resta però una squadra ancora in cerca di continuità in campionato. Il rendimento recente racconta di una formazione capace di alternare prove solide a passaggi a vuoto, ma l’Olimpico resta un fattore determinante.
Il Como, nonostante il tonfo di San Siro, continua a stupire per organizzazione e personalità. Prima della sfida contro l’Inter, i lariani non perdevano dal 30 agosto, collezionando sei vittorie e sei pareggi. Numeri che spiegano il perché della loro posizione in classifica e della crescente considerazione nel panorama della Serie A.
I precedenti
La storia sorride alla Roma. Nei 29 confronti complessivi tra le due squadre, i giallorossi hanno ottenuto 15 vittorie, contro le 6 del Como, con 8 pareggi a completare il bilancio. All’Olimpico, in particolare, la Roma ha spesso imposto il proprio ritmo, anche se i precedenti più recenti raccontano di sfide meno scontate di quanto dica la tradizione.
Una sfida che pesa per la classifica
Alla vigilia della quindicesima giornata, la Roma è quarta con 27 punti, mentre il Como segue a quota 24, in piena zona europea. Non è solo una partita di fine turno: è un crocevia che può dire molto sulle ambizioni delle due squadre. Per i giallorossi, l’occasione di consolidare la propria posizione. Per il Como, la possibilità di dimostrare che la parola “sorpresa” non è più sufficiente a definirne il percorso.



