La Roma supera il Como 1-0 e chiude con una vittoria la quindicesima giornata di Serie A. Lunedì 15 dicembre 2025, allo Stadio Olimpico, la squadra di Gian Piero Gasperini impone il proprio ritmo per larghi tratti del match e trova il gol decisivo al 60’ con Wesley, premiando una prestazione autoritaria, soprattutto nella ripresa. Per il Como di Cesc Fabregas, invece, una serata opaca, senza vera reazione dopo lo svantaggio.
Avvio controllato, Roma più pericolosa
La partita si apre con un possesso iniziale affidato agli ospiti, che provano a gestire il pallone abbassando il ritmo. La Roma, però, non si lascia sorprendere e attende per poi colpire in transizione. Ferguson è il primo a rendersi pericoloso con un colpo di testa sul secondo palo che costringe Kempf a salvare sulla linea. Poco dopo è Hermoso a sfiorare il vantaggio sugli sviluppi di una punizione di Pellegrini, ancora una volta murato dalla difesa lariana. Il Como prova a scuotersi con qualche ripartenza, affidandosi soprattutto alle accelerazioni di Diao, ma perde presto uno dei suoi riferimenti offensivi: l’attaccante è costretto ad alzare bandiera bianca e lascia il campo a Douvikas. La Roma continua a spingere, crea occasioni con Soulé e Wesley, ma manca precisione nell’ultimo gesto. All’intervallo lo 0-0 non rispecchia pienamente l’inerzia della gara, chiaramente a favore dei giallorossi.
La svolta nella ripresa
Il secondo tempo si apre con una Roma ancora più aggressiva. Pellegrini inventa, Soulé colpisce un palo di testa, Cristante segna sulla ribattuta ma il gol viene annullato per fuorigioco a inizio azione. È il preludio al vantaggio. Al 60’ l’Olimpico esplode: Soulé serve Wesley in area, il brasiliano rientra e scarica un diagonale preciso che supera Butez e si infila in rete. È il gol che rompe l’equilibrio e indirizza definitivamente il match.

Como spento, Roma in controllo
Sotto di una rete, il Como non riesce a cambiare passo. Fabregas prova a rimescolare le carte con una serie di sostituzioni, ma la squadra fatica a costruire occasioni pulite. L’unico vero brivido per la Roma arriva da una conclusione di Posch, murata in area da un intervento provvidenziale di Ndicka. Nel finale la gara si incattivisce, aumentano i contrasti e i cartellini gialli. Svilar è attento quando serve, mentre la Roma gestisce con maturità i cinque minuti di recupero, sfiorando anche il raddoppio con Bailey, respinto da un attento Butez.
Tre punti che pesano
Il triplice fischio certifica una vittoria meritata per la Roma, che ritrova continuità dopo le ultime uscite altalenanti in campionato e conferma i segnali positivi visti in Europa. Per il Como, invece, una battuta d’arresto che evidenzia i limiti mostrati lontano dal Sinigaglia: la squadra resta organizzata, ma contro avversari di questo livello serve maggiore incisività. All’Olimpico decide Wesley, ma il successo nasce da una prova collettiva solida, intensa e finalmente concreta. Una Roma che, almeno per una notte, torna a sorridere.



