A volte basta un solo istante per indirizzare una partita. All’Olimpico, l’Inter di Cristian Chivu ha piegato la Roma di Gian Piero Gasperini con un gol in apertura che ha fatto la differenza. È servita una manciata di minuti, sei per l’esattezza, perché Ange-Yoan Bonny trasformasse una semplice verticalizzazione in una sentenza: fuga solitaria e destro secco sul primo palo a battere Svilar. Un colpo da vero centravanti che ha consegnato ai nerazzurri tre punti pesantissimi e il primato in classifica a quota 15, insieme a Roma e Napoli.
La Roma ha provato a reagire, ma il suo pressing intermittente si è infranto contro la compattezza di un’Inter lucida e matura. Il piano di Gasperini, che aveva scelto Dybala come falso nove per sorprendere la difesa nerazzurra, è saltato troppo presto. L’assenza di riferimenti offensivi ha reso sterile il possesso palla dei giallorossi, spesso imprecisi nelle scelte e incapaci di concretizzare. Nel primo tempo l’occasione più nitida per i padroni di casa è arrivata da un corner con Cristante, mentre Mkhitaryan dall’altra parte ha sfiorato il raddoppio con un sinistro fuori misura.
L’ordine di Chivu e la generosità sprecata della Roma
Il secondo tempo ha mostrato una Roma più viva, ma anche una squadra che non riesce a tradurre la propria generosità in concretezza. Dybala ha provato due volte a rimettere in equilibrio la gara, trovando però un Sommer impeccabile tra i pali. Poi è stato il turno di Dovbyk, che da pochi passi ha mandato alto di testa il pallone del possibile pareggio. L’Inter, pur abbassando il baricentro, non ha mai perso lucidità: ha aspettato, gestito, colpito in ripartenza e nel finale ha anche sfiorato il raddoppio con Mkhitaryan, fermato solo dal palo.
La squadra di Chivu dà l’impressione di sapere sempre cosa fare: solida dietro, pratica in mezzo, cinica davanti. È la quarta vittoria consecutiva in campionato, e la sensazione che questo gruppo abbia trovato la sua piena consapevolezza è ormai certezza. Per la Roma, invece, è il secondo stop interno e una serata di rimpianti.
Le pagelle
Bonny 7 – Freddo e letale. Il suo inserimento spacca la partita e la sua crescita continua a stupire.
Barella 6,5 – L’assist che spacca il match è una carezza in verticale. Cuore e cervello.
Sommer 6,5 – Tiene in piedi l’Inter con tre interventi decisivi nella ripresa.
Mkhitaryan 7 – Ovunque. Il palo gli nega la gioia personale ma è tra i migliori in campo.
Dybala 5,5 – Si accende a tratti, ma non riesce a cambiare il destino del match.
Pellegrini 5 – Tanti errori in costruzione, poco carattere nei momenti chiave.
Roma-Inter 0-1, il tabellino
Marcatori: 6’ Bonny (I).
Roma (3-4-2-1): Svilar; Hermoso (Baldanzi), Mancini, Ndicka; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé (Ferguson), Pellegrini (Dovbyk); Dybala (Bailey). All. Gasperini.
Inter (3-5-2): Sommer; Akanji, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu (Frattesi), Mkhitaryan, Dimarco; Bonny (Sucic), Lautaro (Esposito). All. Chivu.
Le statistiche
Con questa vittoria, l’Inter diventa la prima squadra a vincere cinque volte di fila all’Olimpico contro la Roma nella storia della Serie A. Il dato più impressionante riguarda i gol: 11-2 il parziale complessivo nelle ultime cinque sfide nella Capitale. Bonny, con tre reti e tre assist nelle prime sette presenze, è già entrato nella storia recente del club: nessuno aveva inciso così tanto all’esordio in nerazzurro dai tempi di Adriano.
L’Inter si conferma anche la formazione più esperta del torneo, con un’età media superiore ai 30 anni, ma capace di giocare con intensità e lucidità da squadra in pieno controllo. Per Chivu, è una vittoria dal sapore di conferma; per la Roma, un campanello d’allarme che riporta alla realtà.
