La Roma arriva davanti al suo primo vero spartiacque stagionale. Roma–Napoli, in programma domenica 30 novembre, è molto più di una semplice partita di alta classifica: è un esame di maturità, un test che può ridefinire ambizioni e prospettive di una squadra che, dopo dodici giornate, guarda tutti dall’alto con 27 punti.
Gasperini ritrova una rosa praticamente al completo. Dybala e Bailey, fermi da inizio novembre per problemi muscolari, hanno accelerato nei giorni scorsi e puntano con decisione a essere convocati per il big match. È una notizia che cambia il peso offensivo dei giallorossi, soprattutto in una gara dall’impatto emotivo e tecnico così alto.

Uno scontro diretto che pesa come un verdetto
Il distacco è minimo, il valore enorme. Il Napoli insegue a due lunghezze, insieme al Milan, e arriva all’Olimpico consapevole che un risultato positivo ribalterebbe la classifica. Per la Roma, invece, la sfida rappresenta l’occasione di mandare un segnale definitivo al campionato: battere i campioni d’Italia significherebbe presentarsi all’inverno con la credibilità di una reale candidata al tricolore.
Anteprima partita
In casa giallorossa, le uniche ombre arrivano dai precedenti contro le grandi. Due delle tre sconfitte raccolte sinora sono maturate contro Inter e Milan. Prestazioni all’altezza, certo, ma non sufficienti a portare punti. È questo il passo che Gasperini vuole compiere: un risultato di peso negli scontri diretti.
Classifica Gol subiti – Serie A

La difesa è un muro: solo sei gol subiti
A rendere solida la candidatura della Roma è soprattutto la fase difensiva. Con appena sei gol incassati, la formazione di Gasperini è la migliore retroguardia del torneo. Un dato imponente, che racconta l’organizzazione, la compattezza e la capacità di soffrire senza sbandare. Contro il Napoli, che vive di accelerazioni e qualità individuali, questa cifra sarà messa sotto stress come mai prima d’ora.

Dybala e Bailey verso il rientro
Il ritorno dell’argentino e del giamaicano permette a Gasperini di ampliare le opzioni. Dybala, leader tecnico e riferimento nelle partite che contano, è il volto di un recupero che può incidere enormemente sul rendimento offensivo. Bailey, devastante a campo aperto, rappresenta l’arma perfetta per allungare il Napoli nelle transizioni. La loro presenza, anche solo dalla panchina, è un vantaggio considerevole.
L’attacco deve dare di più
Se la difesa ha numeri da Scudetto, l’attacco non ha ancora mantenuto lo stesso ritmo. Per restare al vertice, Gasperini ha bisogno di una crescita esponenziale sotto porta: più continuità, più cinismo, più peso nei momenti in cui una giocata risolve una partita.
Roma–Napoli, sotto questo aspetto, diventa anche un banco di prova per capire chi potrà trascinare la squadra nel lungo periodo. Il cammino è ancora lungo, ma la Roma arriva al primo vero incrocio ad alta quota con fiducia, solidità e due ritorni che, da soli, possono cambiare l’inerzia di una notte che vale molto più dei tre punti.





