Roma-Verona 2-0: Dovbyk rompe il ghiaccio, Soulé la chiude. Gasperini aggancia la vetta

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All’Olimpico basta un gol per tempo: colpo di testa di Dovbyk al 7’ e stoccata nel finale di Soulé. Un super Svilar spegne Orban e mette il sigillo sulla terza vittoria di fila.

All’Olimpico, nel pomeriggio caldo che spesso separa i sogni dalla realtà, la Roma di Gasperini sceglie la via più semplice: un gol per tempo, poche concessioni e un portiere che si prende la scena. Dovbyk apre al 7’ con il colpo che gli mancava da settimane, Soulé mette il lucchetto a dieci dal termine. In mezzo, l’onda lunga del Verona di Zanetti, coraggioso e verticale, respinta ogni volta da un Svilar in formato copertina. Finisce 2-0, con i giallorossi che agganciano la vetta aspettando Milan-Napoli e danno continuità ai successi contro Lazio e Nizza: tre prove d’autore in una settimana che assomiglia a un manifesto programmatico.

Stadio Olimpico, Roma
Serie A
28 Settembre 202515:00
AS Roma
2 0
Verona

La firma di Dovbyk e l’eroismo di Svilar

Serve poco per mettere il match sui binari giusti: al 7’ Çelik disegna dalla destra, Montipò esita, Dovbyk sale in cielo su Núñez e appoggia di testa nell’angolo. È il primo centro stagionale in Serie A dell’ucraino, un gol che libera spalle e pensieri. La Roma spinge, Pellegrini orchestra, Koné e Cristante schermano, ma l’Hellas non si spegne: Orban graffia due volte. Prima al 15’ quando Svilar gli dice di no con il volto in un intervento da puro istinto, poi al 28’ sulla palla di Bradaric, porta spalancata e traversa che trema come un avvertimento. Il resto del primo tempo è un elastico tattico: la Roma prova a cucire, il Verona ribatte con Giovane, Belghali e gli inserti di Serdar. Akpa Akpro sporca la gara, Feliciani tiene il filo. All’intervallo, l’1-0 è fotografia fedele di un equilibrio rotto dal centravanti e difeso dal portiere.

Soulé, il colpo che vale tre

Ripresa, stessa formula: Verona più alto, Zanetti sposta pesi e velocità sulle corsie, Orban scappa a Mancini ma trova ancora Svilar (67’) in uscita bassa, Giovane ha il pallone giusto e lo spreca. Gasperini cambia al minuto 60—benzina fresca con Ferguson, Tsimikas e Hermoso—e la Roma rifiata. La partita resta appesa a un dettaglio, che arriva al 79’: Ferguson lavora sporco a sinistra, la palla carambola su Koné, diventa invito per Soulé che, nonostante i crampi, anticipa tutti e batte Montipò. È il 2-0 che chiude i conti, prima del lampo finale di Orban cancellato dal VAR per un tocco di mano (95’). In coda, Montipò evita il tris su El Shaarawy e Cristante, ma la sostanza non cambia.