Non c’è più spazio per tentativi. Dopo settimane di dubbi e speranze, Nicolò Rovella si arrende alla pubalgia che lo tormenta da mesi: il centrocampista della Lazio sarà operato nei prossimi giorni per risolvere definitivamente il problema.
Una decisione sofferta ma inevitabile, maturata dopo l’ennesima prova negativa in allenamento. Il giocatore ha provato a forzare nel tentativo di tornare disponibile dopo la sosta di novembre, ma il dolore si è ripresentato con forza, costringendolo a fermarsi.
Dalla terapia conservativa all’intervento
Tutto era iniziato durante il derby contro la Roma, quando Rovella aveva abbandonato il campo all’intervallo per un’infiammazione al pube. Da allora, il centrocampista non era più riuscito a recuperare del tutto.
A ottobre, d’accordo con lo staff medico, si era optato per la terapia conservativa, evitando l’operazione e cercando di contenere il fastidio con trattamenti specifici e lavoro differenziato. Una strategia che, però, non ha dato i risultati sperati.
Secondo quanto riportato da Sky Sport, Rovella sente ancora dolore anche nei gesti più semplici, motivo per cui si è deciso di intervenire chirurgicamente per chiudere una volta per tutte il capitolo pubalgia.
I tempi di recupero
I tempi di stop stimati dopo un’operazione di questo tipo sono di 40-45 giorni, salvo complicazioni. In pratica, Rovella tornerà a disposizione solo nel 2026, verosimilmente a gennaio inoltrato.
Un’assenza pesante per Igor Tudor, che perde una pedina fondamentale nel cuore del centrocampo proprio in una fase delicata della stagione. Il croato dovrà ora ridisegnare le rotazioni in mediana, affidandosi alla coppia Cataldi–Guendouzi o valutando un maggior impiego di Vecino.
Possibile modifica in lista
Considerata la lunga assenza, non è escluso che la Lazio possa rivedere la lista ufficiale, escludendo temporaneamente Rovella per reinserire un altro giocatore, probabilmente Dele-Bashiru, tra i più pronti fisicamente. Una mossa di necessità in attesa del ritorno del regista ex Monza.



