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Rrahmani, il guardiano ritrovato: il Napoli ha di nuovo il suo muro

Redazione
4 Min Read
Analisi tattica

Il difensore kosovaro è tornato al centro del sistema di Conte: con lui in campo gli azzurri hanno concesso appena tre reti. Una presenza che cambia la squadra.

Nel rumore di un calcio che vive di luci e acclamazioni, il ruolo del difensore resta spesso nascosto dietro le copertine dei goleador. È il destino di chi lavora nell’ombra, di chi costruisce senza clamore ciò che gli altri celebrano. Eppure, dentro il nuovo Napoli di Antonio Conte, c’è un giocatore che più di tutti sta determinando equilibri, certezze e risultati: Amir Rrahmani. Il centrale kosovaro, tornato dopo l’infortunio di settembre, ha ripreso il suo posto naturale guidando la linea difensiva come un veterano consumato. E i numeri, implacabili come sempre, raccontano una verità limpida: con Rrahmani in campo il Napoli concede pochissimo, mentre senza di lui la squadra perde compattezza, idee e sicurezza.

Nome completo
Amir Rrahmani
Posizione
Difensore
Squadra attuale
Nazione
Luogo di nascita
Prishtinë
Data di nascita
Febbraio 24, 1994 | 00:00
Età
31
Peso (Kg)
87
Altezza (cm)
192
Stagione: 2025-2026
Partite terminate
8
-
Per Game
Partite iniziate
8
1.0
Per Game
Minuti
694
86.8
Per Game
Goal
0
0
Per Game
Assist
0
0
Per Game

Leader silenzioso in un match chiave

All’Olimpico, nella notte che ha riportato il Napoli in vetta, la scena se l’è presa David Neres, ma la stabilità l’ha data Rrahmani. Preciso nelle letture, dominante nei duelli, impeccabile nelle chiusure. Ha spento Ferguson nel primo tempo, costringendo Gasperini a cambiarlo. Ha gestito l’ingresso di Baldanzi nella ripresa senza perdere un centimetro. Una partita da leader, senza fronzoli, senza sbavature. Una prestazione che ha ricordato quanto la sua presenza sia indispensabile per una squadra che vive di pressione, aggressività e sincronismi perfetti.

Amir Rrahmani
Amir Rrahmani

Il Napoli con e senza Rrahmani: la differenza è abissale

La stagione ha già fornito una statistica che vale più di mille analisi. Rrahmani ha giocato otto delle diciotto partite del Napoli. Con lui in campo gli azzurri hanno subito soltanto tre gol. Senza di lui le reti incassate sono diventate diciassette, comprese quelle della notte da incubo con il PSV in Champions League. È una forbice enorme che racconta meglio di qualsiasi etichetta quanto Conte consideri Rrahmani un punto fermo del progetto. Gli arrivi estivi di Beukema e Marianucci avevano suggerito una rivoluzione, ma il campo ha riportato tutto alla realtà: il Napoli ha ancora bisogno del suo pilastro.

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Amir Rrahmani
Amir Rrahmani

La solidità ritrovata e il momento decisivo della stagione

La stagione degli azzurri ha cambiato passo con il ritorno del kosovaro. La squadra si è ricompattata, ha ricominciato ad accorciare con ordine e a difendere in avanti, trovando quella solidità che in Italia resta sempre la base di ogni ambizione. Nelle tre partite chiave contro Atalanta, Qarabag e Roma, il Napoli ha incassato un solo gol. Un segnale, più che una statistica. Un indizio che dice che la strada è quella giusta, soprattutto ora che il calendario entra in una fase di ferro, tra Coppa Italia, Juventus al Maradona e un viaggio da dentro o fuori in Champions League contro il Benfica. Conte lo sa bene. Per reggere l’onda serviranno lucidità, concentrazione e un punto di riferimento nella notte. Quel punto di riferimento ha un nome e un ruolo preciso: Amir Rrahmani, il difensore che non fa rumore ma tiene saldo il destino del Napoli.

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