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Salah e il Liverpool, incrinatura inattesa: il re di Anfield davanti al bivio più sorprendente della sua era inglese

Redazione
7 Min Read

Il calo improvviso di Mohamed Salah e le scelte di Arne Slot aprono un fronte inatteso: il futuro del simbolo del Liverpool non è mai stato così incerto.

Quando l’11 aprile il Liverpool diffuse quel breve video accompagnato dalla frase “La storia continua”, l’ambiente dei Reds tirò un sospiro di sollievo. Bastava l’emoji della corona per capire tutto. Mohamed Salah restava ad Anfield, scacciando via mesi di speculazioni e dando un segnale di fedeltà che pareva chiudere ogni discorso. Il fuoriclasse egiziano parlò di entusiasmo, di un progetto che lo convinceva, di altre coppe da inseguire con la maglia che più di ogni altra ha definito la sua carriera europea. «Qui ho vissuto i miei anni migliori», disse, immaginando di arrivare fino a dieci stagioni in rosso. Oggi quella prospettiva appare improvvisamente fragile. Il futuro, che sembrava blindato, ha ripreso a scricchiolare.

Slot e Salah
Slot e Salah

Slot, l’eredità di Klopp e la metamorfosi tattica

Il passaggio di consegne tra Jurgen Klopp e Arne Slot ha rappresentato per Salah una svolta più profonda di quanto fosse lecito attendersi. Il nuovo tecnico, ascoltando il desiderio dell’egiziano di concentrarsi sulla fase offensiva, lo ha liberato da buona parte dei compiti difensivi che per anni avevano definito l’identità del Liverpool.
Il risultato, nella stagione dell’ultimo scudetto, era stato straordinario: 29 gol e 18 assist, una collezione di record che aveva trasformato il numero 11 nella sintesi stessa del gioco offensivo dei Reds. Ma la stessa scelta, oggi, viene letta in controluce. Slot si ritrova con una squadra sfilacciata, vulnerabile proprio nella zona in cui Salah viene esentato dal ripiegare. E la magia che trasformava ogni libertà concessa all’egiziano in oro si è improvvisamente inceppata.

Nome completo
Mohamed Salah Hamed Mahrous Ghaly
Posizione
Attaccante
Squadra attuale
Nazione
Luogo di nascita
Muḥāfaẓat al Gharbiyya
Data di nascita
Giugno 15, 1992 | 00:00
Età
33
Peso (Kg)
71
Altezza (cm)
175
Stagione: 2025-2026
Partite terminate
18
-
Per Game
Partite iniziate
15
0.8
Per Game
Minuti
1434
79.7
Per Game
Goal
5
0.3
Per Game
Assist
3
0.2
Per Game

Il calo che nessuno si aspettava

La frenata è stata brutale. Dopo quattordici giornate dello scorso campionato Salah aveva trascinato il Liverpool in vetta, sommando 13 gol e 7 assist. Questa volta il conto è misero, quasi irriconoscibile: appena quattro reti e due assist. Il Liverpool è ottavo. E gli avversari hanno imparato a colpire dove fa più male: la fascia destra, tradizionalmente regno di Salah, è diventata una prateria che le squadre avversarie sfruttano come un varco sistematico. Marc Cucurella, dopo il successo del Chelsea firmato da Estevão, lo ha spiegato senza giri di parole: «Sapevamo che Salah avrebbe aspettato più alto. Ci siamo preparati su questo». Una frase che pesa sul presente del Liverpool più di qualsiasi dato statistico.

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La scelta più coraggiosa: togliere Salah

Slot ha continuato a difendere il suo attaccante, sottolineando come in ogni partita ci siano “momenti” in cui Salah può ancora cambiare tutto. Ma il quadro generale raccontava altro. E così, contro il West Ham, il tecnico ha preso la decisione che pochi sarebbero stati disposti anche solo a immaginare: Salah fuori. Szoboszlai largo a destra, Joe Gomez alle sue spalle, una struttura più solida e per la prima volta dopo settimane un clean sheet. Un segnale forte, quasi brutale. Mercoledì, contro il Sunderland, la scelta è stata confermata. E allora il concetto è cambiato: non si è più parlato di rotazione, ma di esclusione tecnica. Jamie Carragher, voce che a Liverpool pesa come poche altre, ha confessato la propria sorpresa. «Questa non sembra una rotazione, sembra un messaggio». Il messaggio, ora, è nell’aria.

Tra identità e smarrimento: il Liverpool senza guida

Il problema, però, va oltre il singolo caso. Perché il Liverpool con e senza Salah continua a sembrare una squadra in difficoltà profonda. Wirtz ha brillato, Isak è rimasto ai margini, Gakpo è sparito dopo un tempo. La difesa non dà più garanzie e persino Virgil van Dijk, per anni il simbolo del comando tecnico ed emotivo, non sembra più un riferimento assoluto. La sensazione, impietosa, è che il Liverpool non sappia più chi è. E in questo contesto, la discussione su Salah rischia di diventare un diversivo. Il tema vero riguarda lo smarrimento collettivo.

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La frattura psicologica e l’ombra della Coppa d’Africa

Il nodo, però, resta lì: Salah è il simbolo e insieme la crisi. Presto partirà per la Coppa d’Africa, lasciando Slot senza il suo uomo più rappresentativo. Una situazione paradossale, perché il tecnico – nel momento di maggiore fragilità – sembra aver deciso di ridimensionarlo. Salah non è più un titolare garantito. E questo, nella storia recente del Liverpool, è un terremoto.

Il dubbio più grande: resta o se ne va?

Il punto è uno soltanto: Salah non può accettare di essere percepito come un comprimario. Non alla soglia dei dieci anni in rosso, non dopo aver riscritto pagine intere della storia del club. Quando ha firmato il rinnovo, pochi mesi fa, lo ha fatto perché convinto che il Liverpool fosse pronto a vincere di nuovo. Quell’orizzonte oggi non esiste. E soprattutto manca una direzione chiara. È questa incertezza a rendere improvvisamente plausibile l’impensabile: che a fine stagione Salah possa lasciare Liverpool, o che possa addirittura farlo prima della primavera, se la frattura tecnica e comunicativa dovesse ampliarsi.

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Uno scenario impensabile fino a ieri

Nessuno, ad aprile, avrebbe immaginato che la storia potesse prendere questa piega. Non dopo un rinnovo celebrato come un nuovo inizio. Non dopo una stagione da sovrano della Premier League. Eppure il calcio, soprattutto ai massimi livelli, vive di equilibri sottilissimi. Bastano poche settimane storte per cambiare tutto. Da “La storia continua” a un presente che assomiglia a una domanda sospesa: continua davvero? O stiamo assistendo ai primi, dolorosi capitoli della fine dell’era Salah?

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