Sommer, il caso esplode: errori in serie e confronto impietoso con Maignan. L’Inter ora riflette sul futuro tra i pali

Redazione
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La respinta che regala il gol a Pulisic e il ko nel derby riaccendono le criticità già emerse con la Juventus. Chivu lo difende, ma le valutazioni interne sono iniziate.

Da Torino a San Siro, l’ombra sulla porta nerazzurra è diventata un macigno. Yann Sommer era già sotto osservazione dopo il 4-3 contro la Juventus, ma l’errore che ha spianato la strada al gol di Pulisic nel derby ha trasformato i sospetti in un vero caso interno. Il Milan ha colpito approfittando di una respinta corta, mentre dall’altra parte del campo Mike Maignan ha ribaltato l’inerzia della partita con interventi da fuoriclasse, incluso il rigore parato a Calhanoglu. Due prestazioni opposte che hanno marcato in modo indelebile il risultato e acceso il dibattito sul presente e sul futuro del ruolo più delicato.

Nome completo
Yann Sommer
Posizione
Portiere
Squadra attuale
Nazione
Luogo di nascita
Morges
Data di nascita
Dicembre 17, 1988 | 00:00
Età
36
Peso (Kg)
79
Altezza (cm)
183
Stagione: 2025-2026
Partite terminate
14
-
Per Game
Partite iniziate
14
1.0
Per Game
Minuti
1260
90.0
Per Game
Goal concessi
13
0.9
Per Game
Reti inviolate
7
0.5
Per Game

I segnali erano già evidenti dopo la Juventus

La partita dell’Allianz Stadium aveva lasciato ferite profonde. Incertezze nelle uscite, letture sbagliate nella costruzione dal basso, indecisioni nei momenti chiave: fragilità amplificate da una sconfitta pesante e seguite da voci insistenti su un possibile avvicendamento con Josep Martinez già in Champions League. Chivu, alla vigilia della sfida con l’Ajax, aveva preferito proteggerlo, annunciando la volontà di non “esporlo al lancio dei sassi”, salvo poi confermarlo per timore di un contraccolpo psicologico. La scelta non ha portato benefici. Tra Torino e il derby sono tornati gli stessi limiti, con errori distribuiti su più fasi del gioco.

Un declino che ricorda l’ultimo Handanovic

La fase calante di Sommer richiama alla memoria l’ultimo periodo di Samir Handanovic, quando il portiere sloveno era rimasto titolare nonostante segnali evidenti di difficoltà. Ma c’è una differenza sostanziale: Sommer non ha lo stesso peso specifico nello spogliatoio, né la stessa autorevolezza consolidata in anni di Inter. Questo avrebbe potuto facilitare un’alternanza più decisa con Martinez, se non fosse arrivato l’incidente d’auto che ha frenato lo spagnolo. La gestione del ruolo è così diventata una linea sottile tra necessità tecnica e protezione mentale del portiere in difficoltà.

Il derby e il confronto impietoso con Maignan

La fotografia perfetta del momento è tutta nel derby. Sommer sbaglia sulla conclusione di Saelemaekers, regalando a Pulisic la palla dell’1-0. Maignan, pochi minuti dopo, devia un rigore pesantissimo e neutralizza altre occasioni. La differenza di rendimento tra i due estremi difensori ha inciso direttamente sul risultato e sul morale della squadra, che ora non vince da sei partite. Nel calcio, soprattutto in partite così, il portiere può spostare equilibri come pochi altri. Ieri, a San Siro, lo ha fatto in un solo senso.

Chivu lo difende, ma il messaggio è chiaro

Nel dopogara, Chivu ha scelto la via diplomatica. Nessuna accusa personale, solo un tentativo di proteggere il gruppo: “Siamo tutti dentro, nel bene e nel male. Puntare il dito vorrebbe dire sentire odore di fallimento”. Parole che riflettono l’intenzione di non isolare Sommer, ma che non cancellano la realtà: la situazione è delicata e la fiducia non può essere infinita.

Il nodo portiere e il mercato che incombe

La dirigenza è già al lavoro. La stagione di Sommer sembra indirizzata verso un addio a fine anno, mentre il club valuta profili per un nuovo corso in porta. Caprile, Meret, Suzuki e Vicario sono nomi presenti sul taccuino. Resta poi il nodo Martinez, potenziale protagonista di un’accelerazione della staffetta, a patto che recuperi completamente dopo l’incidente.

La crisi è aperta, la discussione è attiva, la stagione è lunga. Ma l’errore del derby ha reso impossibile ignorare ciò che era già evidente: per l’Inter, la questione portiere è tornata ad essere un tema urgente. E lo sarà fino a quando non arriverà una risposta definitiva, in campo o sul mercato.