Il Torino si prepara a vivere l’ennesimo derby della speranza. Dieci anni dopo l’ultima vittoria contro la Juventus, i granata sognano di scrivere una nuova pagina di storia, interrompendo un tabù che dura dal 2015, quando la squadra di Ventura s’impose 2-1 in rimonta allo stadio Olimpico. Da allora, solo delusioni: tre sconfitte consecutive all’Allianz Stadium e un bilancio impietoso di un solo successo negli ultimi ventinove anni. Ma il momento, per una volta, sembra quello giusto per provarci.
Dal tracollo con l’Inter alla rinascita: il nuovo Torino di Baroni
Il campionato era iniziato nel peggiore dei modi. Il 5-0 incassato a San Siro contro l’Inter aveva fatto tremare la panchina di Marco Baroni, mentre la piazza rumoreggiava contro squadra e società. Solo cinque punti nelle prime sei giornate, una vittoria e due pareggi, e un ambiente già esasperato. Poi, la svolta. Baroni ha ritrovato compattezza e orgoglio, trasformando la squadra in un gruppo più solido e feroce nei duelli. Da quel momento, il Toro ha rialzato la testa proprio contro le big.
Roma e Napoli, due colpi che hanno cambiato la stagione
Il primo segnale di rinascita è arrivato già alla seconda giornata: 1-0 all’Olimpico contro la Roma, con una prodezza di Giovanni Simeone, decisivo anche nella successiva vittoria contro il Napoli. Nel mezzo, un 3-3 pirotecnico contro la Lazio, che ha mostrato un Torino capace di reagire e non arrendersi mai. Tre risultati pesanti che hanno riacceso entusiasmo e convinzione in una squadra che ora si presenta al derby con un’anima ritrovata.
La prova più attesa: sfidare la storia
Sabato pomeriggio, all’Allianz Stadium, il Torino affronta la sfida più complicata e più sentita dell’anno. Una partita che va oltre la classifica, fatta di orgoglio e memoria. L’ultimo successo granata in casa della Juventus risale addirittura al 1995, trent’anni fa. Da allora, solo sofferenza e rimpianti. Baroni, però, non vuole sentir parlare di paura: “Dobbiamo giocare con la luce negli occhi. Questo derby è una grande opportunità. Il Toro rappresenta una storia bellissima, fatta di sacrificio e passione. Ai ragazzi ho chiesto forza, coraggio e sentimento: solo così possiamo provare un’impresa straordinaria.”
La sfida del coraggio
Il tecnico granata ha toccato le corde giuste di un gruppo che ha ritrovato compattezza e spirito battagliero. Per battere una Juventus sempre cinica e concreta, servirà una partita perfetta, fatta di intensità, lucidità e cuore. Il popolo granata ci crede: trent’anni di attesa sono troppi, e il Toro vuole tornare a ruggire proprio nel derby che vale una stagione.
