Udinese, Zaniolo stende l’Atalanta: prima sconfitta per la Dea e panchina di Juric in bilico

Redazione
3 Min Read

Decide un gol dell’ex romanista, tornato protagonista al Bluenergy Stadium. L’Udinese domina e sale a 15 punti, mentre l’Atalanta crolla senza gioco né idee.

È la serata della rivincita di Nicolò Zaniolo. Il numero 10 bianconero, spesso criticato e mai del tutto compreso nei suoi anni alla Roma, si prende la scena al Bluenergy Stadium e firma il gol che condanna l’Atalanta alla sua prima sconfitta stagionale. L’Udinese di Kosta Runjaic vince con merito e centra il secondo successo di prestigio dopo quello di San Siro contro l’Inter, salendo così a 15 punti e confermandosi come una delle squadre più organizzate del campionato.

Serie A
1 Novembre 2025
- 15:00
Udinese
0.52
xG
0.37
1 0
Atalanta

Per la Dea, invece, è una caduta fragorosa. Dopo cinque pareggi consecutivi, la squadra di Juric si è spenta del tutto, mostrando una pericolosa involuzione sotto ogni aspetto: zero gioco, zero aggressività, zero carattere.

Zaniolo riscrive la serata del Bluenergy Stadium

L’Udinese parte con coraggio e intensità, subito pronta a pressare alto e a mordere sulle seconde palle. Zaniolo appare ispirato sin dai primi minuti, determinato a lasciare il segno contro una delle squadre che in passato non aveva creduto in lui. A metà del primo tempo, il dominio friulano prende forma: Ekkelenkamp orchestra, Karlstrom pulisce e rilancia, Kamara affonda sulla sinistra. Al 40’, arriva la ricompensa: azione corale, palla filtrante per Kamara che crossa al centro, Zaniolo si libera tra i centrali e batte Carnesecchi con un destro preciso. È il gol dell’1-0 che farà esplodere il Bluenergy Stadium. Un minuto dopo, il portiere nerazzurro evita il raddoppio salvando su Karlstrom, ma la sensazione è chiara: la Dea non c’è.

Juric senza risposte: l’Atalanta crolla

Nella ripresa Juric non cambia nulla e la squadra resta impantanata nelle sue incertezze. Scamacca e Sulemana sono ombre, Zalewski sbaglia troppo, Samardzic non incide. Il tecnico corre ai ripari al 60’ inserendo Krstovic e Lookman, ma la scossa non arriva. Il muro dell’Udinese – con Kabasele, Solet e un ottimo Bertola – è solido e impenetrabile. Runjaic risponde con intelligenza: toglie Zaniolo fra gli applausi e inserisce Bayo, che tiene palla e fa respirare la squadra. I bianconeri gestiscono con maturità e nel finale blindano un successo che vale tantissimo anche in chiave morale.

Juric sotto esame, Udinese in paradiso

Per l’Atalanta è un campanello d’allarme. Dopo il pareggio incoraggiante col Milan, la sconfitta di Udine pesa come un macigno: la squadra appare senza idee, con leader spenti e un allenatore sempre più in discussione.
Diverso il discorso per l’Udinese, che vola con entusiasmo e concretezza. Runjaic ha costruito un gruppo unito, capace di lottare su ogni pallone e colpire al momento giusto. Sulle note di Andrea Bocelli, lo stadio saluta la sua squadra: Zaniolo, eroe di serata, si prende la scena e il pubblico. L’Udinese, stavolta, va davvero in paradiso.