La quattordicesima giornata di Serie A si apre con una partita che promette atmosfere ruvide, tensione e contrasti di ambizione. Verona-Atalanta, in programma sabato 6 dicembre alle 20.45, mette di fronte gli estremi emotivi del campionato: da un lato gli scaligeri, ancora senza vittorie e sospesi nella coda della classifica, dall’altro una Dea che con Raffaele Palladino ha ritrovato ritmo, aggressività e risultati.
Verona-Atalanta streaming: dove vedere il match di Serie A
Il match sarà trasmesso su Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K, Sky Sport 251 e in streaming su DAZN, NOW e Sky Go. La partita sarà visibile anche tramite app ufficiali su smart tv, Fire Stick, Chromecast e console. Per chi segue dall’estero, resta sempre valida la soluzione delle VPN per aggirare le restrizioni geografiche, come suggeriscono molte guide specializzate nel settore sportivo internazionale.
La partita
Verona, l’urgenza di rialzarsi
La classifica parla con crudezza: zero vittorie, sei punti e una lunga scia di sconfitte che non lascia spazio alle interpretazioni. Il Verona arriva da due passi falsi consecutivi contro Parma e Genoa, oltre a un trend difensivo complicato e una identità che non riesce a trovare respiro. Le assenze pesano quanto gli umori. Roberto Gagliardini è squalificato, Suslov resterà fuori fino a febbraio per la rottura del crociato, mentre Serdar, Akpa-Akpro e Kastanos non riusciranno a recuperare. Qualcosa, però, si muove nello sviluppo del gioco: nella regia ci sarà Al Musrati, chiamato a dare ordine e ritmo, mentre davanti si va verso la conferma della coppia Giovane-Orban, unica miccia offensiva in un sistema che ha smarrito certezze. La scelta in difesa sarà tra Frese e Valentini, una decisione che Zanetti vuole rimandare fino all’ultimo per misurare concentrazione e condizione mentale.
Atalanta, tre vittorie come segnale di ripartenza
Dall’altra parte lo scenario è radicalmente opposto. L’Atalanta ha ritrovato luce: dopo la caduta di Napoli, la squadra ha piazzato tre successi consecutivi tra Champions, campionato e Coppa Italia. Francoforte, Fiorentina e Genoa hanno certificato la crescita del gruppo, la ritrovata efficacia offensiva e la mano evidente di Palladino. La rosa è quasi al completo. L’assenza di Bakker è confermata, mentre Sulemana si è fermato per un problema muscolare nella sfida di Coppa Italia. In attacco resta intoccabile il tridente formato da Scamacca, De Ketelaere e Lookman, la combinazione che ha restituito brillantezza e profondità. In difesa salgono le quotazioni di Djimsiti e Zappacosta, leggermente favoriti nelle gerarchie interne. È un’Atalanta che non solo ha ripreso a vincere ma ha ritrovato coraggio, verticalità, intensità emotiva. Tre caratteristiche che al Bentegodi hanno spesso fatto la differenza.
Il peso della storia e gli squilibri del presente
Gli ultimi anni raccontano un confronto quasi a senso unico. La Dea ha vinto cinque degli ultimi sei precedenti, firmando goleade come il 5-0 del febbraio scorso e il 6-1 dell’anno precedente. L’ultima vittoria scaligera risale al 2022: un tempo lontano per dimensioni tecniche e per direzione dei progetti. La fotografia del presente è altrettanto impietosa per il Verona. Ultimi insieme alla Fiorentina con sei punti, dieci in meno dell’Atalanta che, pur navigando a centro classifica, vede riaprirsi scenari europei proprio grazie ai recenti progressi.
Una notte che può cambiare il percorso di entrambe
Verona-Atalanta sarà molto più di un anticipo di Serie A. Sarà un bivio emotivo per gli scaligeri, costretti a cercare una reazione che vada oltre il risultato, e un’opportunità per la Dea, che con una quarta vittoria consecutiva consoliderebbe la propria metamorfosi. Al Bentegodi si incontrano fragilità e ambizioni, silenzi e prove di forza. Il calcio, nelle sue serate più sincere, vive proprio di questo: l’imprevedibilità di una squadra ferita e la fiducia crescente di chi sta rinascendo. La risposta, come sempre, la darà il campo. E la notte veronese promette di non restare in silenzio.



