Verona-Sassuolo 0-1, Pinamonti ancora decisivo: il rigore sbagliato e poi il gol che vale tre punti

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Match Report

Un episodio decide la sfida del Bentegodi: Pinamonti fallisce dal dischetto ma segna sulla ribattuta. Il Sassuolo di Grosso vince ancora e aggancia il gruppo di testa. Verona in crisi nera e Zanetti sempre più a rischio.

La sesta giornata di Serie A si apre nel segno del Sassuolo, che al Bentegodi piega il Verona 1-0 grazie a un gol di Andrea Pinamonti. Una vittoria pesante, arrivata in una serata poco spettacolare ma significativa: la squadra di Grosso centra il secondo successo consecutivo e sale a quota nove punti, agganciando momentaneamente Inter, Atalanta e Cremonese. Per il Verona, invece, è notte fonda: zero vittorie, solo tre punti e fischi assordanti al triplice fischio.

Pinamonti sbaglia, ma è ancora lui a decidere

La partita si decide a metà ripresa, al termine di un match ruvido, tattico, dove gli episodi fanno la differenza. Dopo un primo tempo equilibrato e senza gol, con il Var protagonista nel cancellare un rigore concesso in un primo momento all’Hellas per un presunto tocco di mano di Frese, è nella ripresa che arriva la svolta.

I giocatori del Sassuolo si abbracciano per il gol realizzato

L’ingresso in campo di Fadera cambia l’inerzia del match: il giovane neroverde entra con gamba e si conquista il rigore del possibile vantaggio, atterrato ingenuamente da Serdar. Dal dischetto va Pinamonti: il tiro è potente ma centrale, Montipò para, la palla resta lì, e il numero 9 del Sassuolo è il più lesto di tutti a ribadire in rete. È il minuto 71 e, come spesso accade, il calcio premia chi crede nella seconda occasione.

Dopo il gol, il Verona prova a reagire ma lo fa con poca lucidità. Zanetti gioca le carte Mosquera e Bradaric, ma non basta. L’unica vera occasione arriva da un’iniziativa di Cheddira, che cerca il passaggio per Fadera invece di tirare e viene murato. Gli applausi sono per il Sassuolo, i fischi per un Verona che si conferma impantanato nella propria crisi d’identità.

Sassuolo concreto, Hellas smarrito

Il merito di Grosso è chiaro: la sua squadra ha imparato a soffrire, ma anche a vincere partite sporche. Non c’è stata la brillantezza del Sassuolo dei tempi d’oro, ma la compattezza di un gruppo che sa sfruttare i cambi e colpire nei momenti chiave. Fadera, entrato a partita in corso come già accaduto contro l’Udinese, si conferma un’arma tattica preziosa.

Verona-Sassuolo

Dall’altra parte, la fotografia del Verona è impietosa. Manca tutto: qualità, fiducia, e perfino la cattiveria sportiva. Le difficoltà nel costruire gioco sono evidenti, e il gol continua a essere un miraggio. Le statistiche non mentono: l’Hellas è la squadra dei maggiori campionati europei che ha mancato più volte la rete nel 2025 (15 partite). Dati che pesano come macigni sulla panchina di Zanetti, ormai sempre più traballante. Il pubblico lo ha capito e non ha perdonato: fischi lunghi, sonori, a fine partita. Segno che la pazienza è finita.