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Inter, la porta del futuro parla italiano: Vicario torna un’idea forte per il dopo Sommer

Redazione
5 Min Read
Calciomercato

Il Tottenham valuta la separazione a fine stagione e il profilo dell’ex Empoli riaccende l’interesse nerazzurro. Caprile e Atubolu restano alternative, mentre il destino di Martinez appare segnato.

A Viale della Liberazione nessuno finge sorpresa: il 2026 si avvicina e, con esso, il momento in cui Yann Sommer saluterà l’Inter. Il tema del suo erede non è più un appunto a margine, ma una pagina aperta da riempire con lucidità. E nelle ultime settimane un nome ha ripreso a girare con forza, come una vecchia storia mai chiusa davvero: Guglielmo Vicario.

Nome completo
Guglielmo Vicario
Posizione
Portiere
Squadra attuale
Nazione
Luogo di nascita
Udine
Data di nascita
Ottobre 7, 1996 | 00:00
Età
29
Peso (Kg)
83
Altezza (cm)
194
Stagione: 2025-2026
Partite terminate
18
-
Per Game
Partite iniziate
18
1.0
Per Game
Minuti
1620
90.0
Per Game
Goal concessi
23
1.3
Per Game
Reti inviolate
7
0.4
Per Game

Vicario, un cerchio che può richiudersi

L’ex portiere dell’Empoli non è un volto nuovo nei corridoi nerazzurri. Prima di volare in Premier League, l’Inter era a un passo dal portarlo a Milano: un affare definito nei dettagli, saltato soltanto per i tempi biblici della cessione di Onana al Manchester United. Il Tottenham ne approfittò, versò 20 milioni nelle casse di Corsi e Vicario prese il volo per Londra. Oggi la storia potrebbe tornare su quei binari lasciati sospesi. Il classe 1996 sta vivendo un periodo complesso in Premier, tra tensioni ambientali e un rendimento meno brillante rispetto alla scorsa stagione. E soprattutto, a fine anno le strade tra lui e gli Spurs potrebbero realmente separarsi. Un dettaglio non da poco per l’Inter, come anticipato da Fabrizio Romano: il club nerazzurro osserva, valuta, annota. E rimette Vicario al centro della propria cartella portieri.

Guglielmo Vicario
Guglielmo Vicario

Un ritorno che intriga l’Inter

Perché proprio Vicario? Perché il suo profilo risponde alle tre esigenze che la dirigenza considera imprescindibili per il dopo Sommer: affidabilità, conoscenza della Serie A e personalità. Ciò che ha mostrato a Empoli non è stato un caso; ciò che ha vissuto a Londra non cancella le sue qualità, ma anzi aumenta il desiderio di tornare in un contesto che conosce e che lo esalta. Inoltre, per un portiere che punta alla Nazionale in vista dei prossimi appuntamenti internazionali, l’Italia esercita un richiamo forte. Il puzzle, insomma, torna a combaciare.

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Gli altri nomi sul taccuino

Vicario non è l’unico profilo monitorato dalla società. Restano vive le piste alternative, alcune decisamente affascinanti per età e prospettiva.

Caprile, l’astro italiano che piace a tanti

Il portiere del Cagliari sta disputando una stagione solida, coraggiosa, riconoscibile. La crescita tecnica e mentale è evidente e l’Inter non lo perde di vista: un investimento che garantirebbe futuro e continuità, il tipo di scommessa che può valere un decennio.

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Atubolu, il talento tedesco che entra nel vivo

Un altro nome sul taccuino è quello di Noah Atubolu, classe 2002 del Friburgo. Dal 1° luglio 2026 entrerà nell’ultimo anno di contratto, un dettaglio che rende più morbide le richieste del club tedesco. Profilo moderno, struttura imponente, margini di crescita notevoli. Opzioni diverse, filosofie diverse. Ma tutte possibili.

Il nodo Martinez e un addio che si avvicina

Qualsiasi scelta venga presa, avrà inevitabilmente un effetto domino: riguarda Josep Martinez.
Lo spagnolo, già frenato da una stagione complicata e segnata dal dramma personale di fine ottobre, non è riuscito a riprendersi lo spazio che la società immaginava per lui. Due sole apparizioni stagionali, nessuna continuità, nessuna prospettiva concreta di scalare le gerarchie. Le sensazioni interne convergono tutte: il futuro di Martinez appare segnato. Un nuovo investimento tra i pali significherebbe accompagnarlo verso un addio ormai inevitabile.

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La porta del futuro è aperta: la scelta dell’Inter si avvicina

Il dossier portiere è ufficialmente entrato nella fase calda. Il 2026 non è domani, ma nemmeno così lontano da permettere distrazioni. Vicario resta la pista più logica, la più solida, quella capace di unire necessità e opportunità. Ma l’Inter osserva tutto, senza fretta e senza perdere di vista un obiettivo chiaro: farsi trovare pronta quando Sommer chiuderà il suo ciclo nerazzurro.

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