Il sogno mondiale di Dusan Vlahovic si è infranto a Wembley, sotto i colpi dell’Inghilterra di Kane ed Eze.
La Serbia, dopo due partecipazioni consecutive, fallisce la qualificazione ai Mondiali 2026, lasciando il suo centravanti senza la ribalta internazionale che avrebbe potuto rilanciarlo dopo un periodo altalenante. Ora, per il numero 9 della Juventus, resta una sola vetrina da sfruttare: quella bianconera.
Serbia eliminata: fatale la sconfitta con l’Inghilterra
A Londra, la squadra del c.t. Paunovic non è mai riuscita a entrare davvero in partita. L’Inghilterra ha controllato la gara dall’inizio alla fine, chiudendo i conti con le reti di Saka ed Eze e condannando i serbi all’eliminazione aritmetica, complice anche la contemporanea vittoria dell’Albania in Andorra. Per Vlahovic, schierato dal primo minuto ma isolato in avanti, una prestazione opaca e priva di spunti, specchio del momento difficile attraversato anche a livello di club.
Una stagione senza respiro
Con l’uscita di scena della Serbia, il centravanti bianconero può concentrarsi esclusivamente sulla Juventus, dove lo attendono mesi cruciali. Il suo contratto scade nel giugno 2026, e il club bianconero deve decidere se blindarlo con un rinnovo o valutare un’eventuale cessione nella prossima estate, prima che il valore di mercato inizi a calare.
L’amministratore delegato Comolli avrà più margine per trattare, ma tutto dipenderà dal rendimento del giocatore: la Juve vuole una risposta sul campo prima di prendere una decisione definitiva.
Futuro incerto: rinnovo o addio
Vlahovic, arrivato a Torino nel gennaio 2022, ha vissuto stagioni tra alti e bassi. I suoi numeri restano buoni – 48 gol in 120 partite con la maglia bianconera – ma la continuità è ancora un punto debole, anche a causa dei ricorrenti problemi fisici. Il club lo considera un patrimonio tecnico ed economico, ma non è disposto ad accettare nuove stagioni “a metà”.
La firma sul rinnovo potrebbe arrivare solo in caso di rilancio convincente nei prossimi mesi. In caso contrario, la Juventus valuterà offerte dall’estero: Premier League e Bundesliga restano alla finestra, con diversi club pronti a muoversi se la trattativa per il prolungamento dovesse arenarsi.
Tutto passa da Torino
Senza il palcoscenico del Mondiale, Vlahovic dovrà guadagnarsi il suo futuro tra Serie A ed Europa League, unico terreno dove potrà dimostrare di essere ancora il bomber che la Juve ha scelto per guidare la rinascita.
Le prossime settimane, per lui, saranno una prova di maturità: dentro o fuori dal progetto, dipenderà solo dai gol.


