Nella serata che ha visto l’Udinese superare il Napoli, uno dei segnali più interessanti è arrivato da Nicolò Zaniolo. Il classe 1999 è stato tra i protagonisti della vittoria bianconera, mostrando personalità, continuità e una presenza costante nelle fasi decisive del match. Un’indicazione forte per una squadra che lo ha accolto con fiducia e che oggi raccoglie i primi frutti di una scommessa mirata. Arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Galatasaray, Zaniolo ha trovato a Udine un contesto più protetto, lontano dai riflettori asfissianti e dalle polemiche che ne hanno accompagnato le ultime stagioni. La scelta di affidargli la maglia numero dieci non è stata solo simbolica: è stata una dichiarazione di fiducia che il giocatore sta provando a ripagare sul campo.
Un ambiente giusto per ripartire
Dopo anni segnati da alti e bassi, anche per questioni extra campo, Zaniolo aveva bisogno soprattutto di tranquillità. L’Udinese gli ha garantito spazio, centralità nel progetto e una gestione attenta, permettendogli di ritrovare progressivamente brillantezza e fiducia nei propri mezzi. La società friulana, al momento, è soddisfatta del rendimento dell’ex Roma. Non si parla ancora di decisioni definitive, ma il suo percorso viene osservato con attenzione in vista di una possibile conferma a fine stagione. A Udine, Zaniolo sembra aver ritrovato un equilibrio che altrove gli era mancato.

Il sogno azzurro resta vivo
Parallelamente al rilancio in bianconero, Zaniolo non ha mai nascosto il desiderio di tornare in Nazionale. Un obiettivo che resta sullo sfondo e che passa inevitabilmente dalla continuità di prestazioni in campionato. La strada, però, è ancora lunga e richiede pazienza. A riportare il discorso su binari di equilibrio è stato Cristian Brocchi, intervenuto su DAZN. “Zaniolo è un giocatore forte, uno che può determinare”, ha spiegato l’ex centrocampista, sottolineando però come il processo di crescita debba essere valutato nel tempo. Brocchi ha elogiato il lavoro dell’Udinese, “una società che lo sta aiutando fin dal primo giorno a tornare ad alti livelli”, ma ha invitato a non affrettare giudizi sul ritorno in azzurro.
Prudenza e concorrenza
Il messaggio è chiaro: il talento non si discute, ma la prontezza per la Nazionale va dimostrata sul lungo periodo. “Aspettiamo un attimo prima di dire che è già pronto”, ha aggiunto Brocchi, ricordando come ci siano altri giocatori che oggi offrono maggiori garanzie, citando Scamacca come esempio di profilo già maturo per il contesto azzurro. Per Zaniolo, dunque, il presente si chiama Udine. Le prestazioni come quella contro il Napoli rappresentano passi importanti, ma il vero traguardo è la continuità. Se riuscirà a mantenerla, il riscatto e il ritorno in Nazionale smetteranno di essere semplici suggestioni.



