C’è un vento nuovo che soffia da Casteldebole e che ha ormai cambiato la prospettiva di un’intera città. Il Bologna continua a correre con sorprendente naturalezza e, a un terzo scarso di stagione, si ritrova addirittura al quarto posto in classifica, appaiato all’Inter e a sole tre lunghezze dalla Roma capolista. Il successo netto ottenuto sabato sul campo dell’Udinese – un 3-0 che ha avuto il sapore di una dichiarazione di forza – ha persino regalato ai rossoblù un breve assaggio di vetta. Un segnale chiaro: la squadra di Vincenzo Italiano non è lì per caso.
Pobega, una doppietta che pesa
Nel pomeriggio friulano è spiccata soprattutto la figura di Tommaso Pobega, autore di una doppietta che ha indirizzato la partita e, di fatto, blindato un altro risultato pesante nel percorso europeo del Bologna. Il centrocampista, arrivato in estate in prestito dal Milan, è ormai una certezza nel sistema di gioco di Italiano. Lo conosce bene, del resto: La Spezia, poi la scorsa stagione e ora Bologna. Un filo che si rinnova e si rafforza. Con tre presenze consecutive da titolare e una condizione in crescita evidente, Pobega è diventato un ingranaggio essenziale per equilibrio, inserimenti e personalità.
Il futuro è già definito
Tra i meriti tecnici si inserisce anche una certezza contrattuale: Pobega è destinato a diventare a tutti gli effetti un giocatore del Bologna. L’accordo con il Milan prevede infatti un obbligo di riscatto condizionato, attivabile dal febbraio 2026 al raggiungimento del primo punto della squadra nella stagione in corso. Un traguardo che appare quasi simbolico, vista la marcia tenuta fin qui. Nelle casse rossonere entreranno circa 7 milioni di euro, mentre Italiano potrà contare su un centrocampista già pronto, già formato e soprattutto perfettamente integrato. Bologna sogna, e stavolta non è un’esagerazione di fine mese: è un progetto reale, concreto. Con un Pobega così, anche più semplice da credere.




