La Lazio non trova pace. La vittoria sfumata contro il Lecce ha lasciato strascichi pesanti, perché altri due titolari hanno dovuto abbandonare il campo per problemi fisici. Danilo Cataldi, già dolorante nel finale di primo tempo, non è rientrato dagli spogliatoi, mentre Mario Gila si è fermato nel finale dopo un anticipo su Stulic, toccandosi l’interno coscia. Due episodi che riaccendono l’emergenza alla quale Maurizio Sarri, da inizio stagione, sembra non riuscire a sfuggire.
Cataldi: lieve fastidio ma ottimismo moderato
Per il regista romano il quadro appare meno allarmante. Cataldi ha accusato un fastidio al polpaccio già nei minuti conclusivi della prima frazione, una sensazione crescente che lo ha spinto, d’intesa con Sarri e con lo staff medico, a non tornare in campo dopo l’intervallo. Le prime valutazioni parlano di prudenza più che di allarme, e l’obiettivo del tecnico è averlo disponibile per il doppio incrocio contro il Milan: prima in campionato e poi in Coppa Italia il 4 dicembre. La speranza è che si tratti soltanto di un affaticamento gestibile.
Gila: smorfia di dolore e timori più seri
Più inquietante invece l’immagine di Gila, autore fino a quel momento di una prestazione importante. Dopo l’ennesimo intervento in anticipo, il difensore ha sentito tirare all’interno coscia e ha immediatamente chiesto il cambio. È uscito camminando, senza assistenza, ma il volto tirato e contrariato non lasciava spazio a letture leggere. Le prime sensazioni provenienti da Formello non sono incoraggianti: sarà complicato rivederlo in campo già contro il Milan domenica. Gli esami strumentali diranno di più nelle prossime ore.
L’attesa e le alternative
Finché non arriverà un quadro clinico definitivo, Sarri dovrà prepararsi a gestire un’altra settimana complessa. Provstgaard e le altre alternative difensive scaldano i motori, ma l’eventuale assenza di Gila, dopo settimane di crescita evidente, sarebbe un colpo significativo per l’equilibrio della retroguardia. In casa Lazio si spera almeno in una buona notizia: che Cataldi recuperi in tempo. Per il resto, non resta che attendere gli esami e incrociare le dita.




