Il rientro in gruppo di Leonardo Spinazzola è una buona notizia per Antonio Conte, ma il sorriso dura poco. Il tecnico del Napoli, infatti, rischia di perdere Billy Gilmour per molto più tempo del previsto. Il centrocampista scozzese, fuori dal 1º novembre a causa della pubalgia, sta valutando insieme al club la possibilità di sottoporsi a un intervento chirurgico. Una decisione che cambierebbe la sua stagione e costringerebbe il Napoli a una lunga gestione dell’emergenza a centrocampo
Un infortunio fastidioso che non passa
Gilmour si era fermato durante Napoli–Como, lasciando subito la sensazione che il problema non fosse lieve. Le terapie conservative iniziali non hanno prodotto miglioramenti sufficienti e, come riportato da Sky, l’ipotesi dell’operazione è sul tavolo. La pubalgia, quando resiste alle cure, diventa un ostacolo capace di compromettere prestazioni, continuità e gestione del carico. Per questo l’intervento potrebbe essere la via più rapida per risolvere definitivamente il problema.
I tempi di recupero: rientro solo nel 2026
Se venisse scelto il percorso chirurgico, i tempi sarebbero chiari: circa 45 giorni di stop. Tradotto: Gilmour tornerebbe a disposizione non prima di gennaio, probabilmente nella seconda metà del mese. La speranza, per Conte, è di averlo almeno nell’immediata vigilia del nuovo anno calcistico, ma serve cautela e non ci saranno accelerazioni.
Lunedì nero in calendario: quante partite perderà
Il Napoli dovrà farne a meno in una lunga lista di impegni decisivi. Dopo aver saltato Eintracht, Bologna, Atalanta e Qarabag, Gilmour sarà sicuramente fuori anche nelle prossime gare contro Roma, Cagliari (in Coppa Italia), Juventus, Benfica, Udinese, nella Supercoppa Italiana in Arabia, contro Cremonese, Lazio e Verona.
Resta da capire se riuscirà a rientrare entro l’11 gennaio, data di Inter–Napoli, ma al momento le probabilità sono ridotte.
Un’assenza pesante per Conte
Gilmour, arrivato dal Brighton proprio per dare qualità e ordine al centrocampo, rappresenta un tassello chiave nella struttura pensata dal nuovo allenatore. La sua gestione del ritmo, la velocità di trasmissione e la capacità di cucire il gioco sono qualità non facilmente sostituibili nella rosa attuale. Senza di lui, Conte sarà costretto a rielaborare equilibri, rotazioni e intensità in una fase delicata della stagione, dove ogni dettaglio pesa.
Il verdetto definitivo è atteso nelle prossime ore, ma la sensazione è che Gilmour dovrà fermarsi ai box più a lungo del previsto. E per il Napoli, già in lotta su più fronti, non è certo uno scenario ideale.



